La storia dell’India insegna che le rotte per la decarbonizzazione saranno lunghe e complicate. E che l’Occidente, sicuramente, non deve autoflagellarsi.
Dopo un G20 orientato all’economia, in cui il focus sullo sviluppo sostenibile ha portato l’India padrona di casa a mettere in secondo piano il tema della grande geopolitica globale, il Paese padrone di casa del summit di Nuova Delhi si scontra con i vincoli della sfida della transizione.
L’India ha annunciato ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione. Il Paese si è impegnato a raggiungere la neutralità climatica entro il 2070 e a ridurre le proprie emissioni di gas serra del 45% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005. La “curva” del Paese governato da Narendra Modi sarà più lunga di quella dell’Occidente, che guarda al 2050. L’India è il secondo produttore di carbone al mondo. Il governo ha annunciato che intende ridurre la produzione di carbone del 50% entro il 2030.
Sostenibilità e trappola dello sviluppo
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