L’inflazione in Argentina sfiora il 300% e la banca centrale è costretta a introdurre banconote da 10.000 pesos per la prima volta. Cosa sta succedendo?
L’Argentina colpita dall’elevata inflazione ha messo in circolazione le banconote da 10.000 pesos per la prima volta.
Secondo un comunicato della Banca Centrale della Repubblica Argentina, le banconote hanno iniziato la distribuzione progressiva attraverso la rete di filiali bancarie e bancomat del Paese.
La mossa è giunta nel pieno di una prolungata crisi economica che ha colpito i portafogli argentini con un tasso di inflazione in costante crescita, che attualmente si attesta a quasi il 290%.
Argentina, perché sono arrivate le banconote da 10.000 pesos?
Questa banconota da 10.000 pesos così come quella da 20.000 con l’immagine di Juan Bautista Alberdi, che entrerà in circolazione nell’ultimo trimestre dell’anno, faciliterà le transazioni tra gli utenti, renderà la logistica del sistema finanziario più efficiente e meno costosa e consentirà di ridurre significativamente i costi di acquisizione delle banconote finite, secondo la banca centrale.
La decisione è una svolta per i cittadini, che non di rado si trovavano costretti a uscire per acquisti anche giornalieri con borse cariche di soldi. Finora le banconote di valore più alto in Argentina erano quelle da 1.000 e 2.000 pesos.
Il Paese sudamericano in difficoltà ha registrato un aumento mensile dei prezzi al consumo dell’8,8%, ancora alle stelle ma in calo per il quarto mese consecutivo dal picco di oltre il 25% di dicembre.
L’inflazione nei 12 mesi fino ad aprile è arrivata al 289,4%, solo leggermente superiore al tasso annualizzato del mese precedente, ha affermato l’agenzia statistica ufficiale INDEC.
Negozianti e consumatori, tuttavia, hanno affermato che, sebbene i dati mensili sull’inflazione abbiano subito un rallentamento, il cambiamento deve ancora essere pienamente avvertito nell’economia reale.
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