Nell’agenda della 69° edizione del Club Bilderberg, che si è tenuta come sempre a porte chiuse a Lisbona, troviamo l’IA, la transizione energetica, la guerra e la leadership statunitense.
«Una congrega dei più ricchi, dei più economicamente e politicamente potenti e influenti uomini nel mondo occidentale, che si incontrano segretamente per pianificare eventi che poi sembrano accadere per caso».
Così il Times nel 1977 descriveva il Club Bilderberg. Il Gruppo è una sorta di NATO economica: lo possiamo considerare come il CDA delle oligarchie mondialiste che incarna lo spirito più sfrenato del neoliberismo e della globalizzazione.
Bilderberg, CFR, Commissione Trilaterale e ora il Forum di Davos, sono cenacoli ristretti in cui i membri delle élite, una vera e propria combriccola di oligarchi, si ritrovano per decidere le sorti del pianeta a porte chiuse. [...]
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