Il futuro c’è di default poiché il tempo scorre in avanti, sempre, ma noi non abbiamo idea di come viverlo. L’analisi.
Leggevo della ricerca fatta dall’European Council for Foreign Relation sul sentimento di varie opinioni pubbliche non solo occidentali, rispetto a temi di politica internazionale. La ricerca, su cui pur si possono avere riserve metodologiche, è comunque interessante e fotografa il sentimento verso il futuro da cui emerge chiaramente le diverse traiettorie di stato di animo tra noi ed il resto del mondo. C’è questa differenza perché obiettivamente diverse sono le traiettorie.
Noi europei ed americani siamo la parte che ha dominato il mondo negli ultimi settanta anni (in realtà gli ultimi tre secoli) e si è così assicurata tutti i vantaggi di questo dominio. Tale dominio non è più possibile quindi, volenti o nolenti, avremo una contrazione di possibilità i cui effetti ci preoccupano.
Tale contrazione di possibilità non sarà divisa equamente poiché il sistema occidentale è asimmetrico, gli US da soli, per ricchezza, popolazione, tecnologa e militare, sono in rapporto a noi come il Sole lo è con i pianeti del sistema solare. Sono quello che si chiama “Stato di potenza” e nessun altro lo è in Europa.
[...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA