L’occidente si trova sempre più impantanato in un conflitto con gli Houthi, che riescono a finanziare le proprie attività con pedaggi miliardari.
Da quasi un anno, gli Stati Uniti e i loro alleati europei si sono impegnati in una campagna militare contro i «ribelli» Houthi in Yemen.
Questo conflitto, avviato senza l’autorizzazione del Congresso, si è intensificato a seguito dell’escalation della guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Gli Houthi - movimento sciita e proxy dell’Iran - motivato da una forte ostilità nei confronti delle operazioni militari di Israele a Gaza, hanno iniziato ad attaccare navi commerciali, come forma di rappresaglia, nel Mar Rosso e nello strategico stretto di Bab el-Mandeb, da cui transitano numerosi cargo internazionali.
La reazione di Washington è stata immediata, con un’offensiva volta a proteggere le rotte marittime, ma gli sforzi non hanno dato i risultati sperati. Questa “battaglia marittima continua”, come la definisce la Marina statunitense, non sta portando alla stabilità auspicata. [...]
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