I riflettori restano puntati sullo yen che continua ad essere debole. Nel frattempo il Giappone ha evitato la recessione per un soffio.
Come sta l’economia del Giappone? Possiamo partire col dire che ha evitato la recessione per un pelo. Il prodotto interno lordo è cresciuto dello 0,4% annualizzato tra ottobre e dicembre, in aumento rispetto ai precedenti dati provvisori che mostravano una contrazione dello 0,4%. In ogni caso, anche se i dati indicano che Tokyo è sfuggita ai due trimestri consecutivi di crescita negativa, il Paese asiatico deve accontentarsi di essere la quarta economia mondiale dopo aver perso il terzo posto a favore della Germania.
Allo stesso tempo, nonostante le difficoltà, il mercato azionario nipponico è in forte crescita – ha raggiunto i livelli più alti degli ultimi decenni - e questo perché gli investitori stranieri approfittano dello yen a buon mercato e delle riforme di governance aziendale, ovvero due contingenze che hanno incrementato i rendimenti per gli azionisti.
Di pari passi segnaliamo l’altra grande novità: la Banca centrale del Giappone (BoJ) e il suo governatore, Kazuo Ueda, hanno modificato la propria politica monetaria, decretando la fine dell’era dei tassi negativi. Ricordiamo che negli ultimi anni la BoJ e lo yen giapponese sono stati strettamente collegati ai tassi di interesse negativi e alla politica di controllo della curva dei rendimenti. [...]
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