L’Unione Europea risponde così ai dazi USA

Maria Paola Pizzonia

1 Marzo 2025 - 22:30

Una battaglia commerciare che si riaccende tra Stati Uniti e Unione Europea. Cosa accadrà adesso?

L’Unione Europea risponde così ai dazi USA

L’ennesima guerra dei dazi tra Unione Europea e Stati Uniti è pronta a scatenarsi. Il presidente USA Donald Trump ha deciso di colpire acciaio e alluminio con tariffe del 25%, con entrata in vigore il 12 marzo. Una mossa che ha subito trovato risposta a Bruxelles, dove la Commissione Europea ha messo in chiaro che non starà a guardare. Il piano? Imporre dazi equivalenti e adottare misure mirate per colpire l’economia americana.

Macron e Montenegro: “Risponderemo colpo su colpo”

Il presidente francese Emmanuel Macron ha ribadito che, se le tariffe di Trump diventeranno effettive, l’Europa risponderà con dazi equivalenti. “Dobbiamo difenderci”, ha dichiarato da Lisbona, a fianco del primo ministro portoghese Luis Montenegro, che ha sostenuto la necessità di una risposta ferma e proporzionata.

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha espresso “profondo rammarico” per la decisione americana, definendo le nuove tariffe “ingiustificate e dannose”. La posizione dell’UE è chiara: il blocco risponderà con misure che tutelino lavoratori, imprese e consumatori europei. Anche il commissario al Commercio, Maroš Šefčovič, ha sottolineato l’impatto negativo di queste tariffe, definendole “una tassa sugli stessi cittadini americani” che alimenterà l’inflazione.

La lista nera di Bruxelles: cosa colpirà l’UE? Cosa farà l’Italia?

La Commissione Europea ha già pronta una lista di prodotti americani che potrebbero essere soggetti a dazi. Anche se i dettagli non sono ancora stati resi pubblici, le precedenti guerre commerciali suggeriscono che i settori più colpiti potrebbero includere prodotti agroalimentari, motociclette e beni industriali strategici. L’obiettivo è rispondere in modo mirato senza danneggiare le stesse economie europee.

A Roma la discussione è già iniziata. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha ventilato l’idea di negoziati bilaterali tra Italia e Stati Uniti per mitigare l’impatto dei dazi. Un’ipotesi che a Bruxelles non piace affatto: il rischio è quello di indebolire il fronte comune europeo e di dare a Washington un vantaggio nei negoziati.

Le conseguenze economiche, la questione ambientale e le prospettive future

Il nuovo scontro commerciale rischia di impattare pesantemente sui mercati. L’industria europea dell’acciaio e dell’alluminio potrebbe subire un colpo non da poco, con una riduzione della competitività a livello globale. La Banca Centrale Europea ha già messo in guardia sugli effetti negativi di una guerra commerciale con gli USA, che potrebbe rallentare la crescita e aumentare l’incertezza sui mercati finanziari.

Un altro elemento chiave della disputa commerciale è il Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM), il nuovo strumento UE che impone dazi sui prodotti ad alto impatto ambientale importati nel continente. Gli USA hanno già espresso forte opposizione a questa misura, che potrebbe trasformarsi in un ulteriore fronte di scontro tra Bruxelles e Washington.

Le prossime settimane saranno decisive. L’UE dovrà bilanciare una risposta ferma con la necessità di non aggravare ulteriormente le tensioni con gli Stati Uniti. La posta in gioco è alta: se la situazione dovesse degenerare in una guerra commerciale su larga scala, i danni potrebbero essere difficili da contenere. Ma una cosa è certa: Bruxelles non ha intenzione di lasciare campo libero a Trump.

Argomenti

# Dazi

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.