La Cina in crisi manda in rosso i mercati in Asia

Violetta Silvestri

16 Novembre 2023 - 08:39

Mercati asiatici in rosso oggi e il motivo è in Cina: la crisi immobiliare peggiora e il dragone lancia segnali di incertezza sulla ripresa economica globale.

La Cina in crisi manda in rosso i mercati in Asia

I mercati asiatici chiudono la sessione in rosso, con gli indici in calo in Cina, Giappone e Honk Kong che interrompono i forti guadagni realizzati questa settimana.

Il sentiment negativo si è diffuso soprattutto per un motivo, legato alle dinamiche macroeconomiche del dragone: i nuovi dati cinesi hanno mostrato una prolungata debolezza nel settore immobiliare e hanno intaccato parte del recente ottimismo sulla ripresa della seconda economia mondiale.

I prezzi delle case in Cina sono scesi al ritmo più rapido dal 2015 e il dato ha confermato la difficoltà di rilancio di un settore chiave che sta ostacolando molto la ripresa della potenza asiatica.

Le azioni sono scese in parte anche perché gli investitori sono rimasti delusi da un incontro Cina-Usa di alto livello. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il leader cinese Xi Jinping hanno concordato di riprendere le comunicazioni militari e cooperare sulle politiche antidroga, segno che i legami stanno migliorando, ma non ci sono stati altri progressi su questioni più delicate. E questo ha deluso gli investitori.

Nella notte a Wall Street, i titoli azionari hanno chiuso leggermente in rialzo, poiché i dati sull’inflazione hanno rafforzato le speranze degli investitori che la Fed abbia finito di aumentare i tassi di interesse. Il Dow Jones Industrial Average è salito dello 0,47%, l’S&P 500 ha guadagnato lo 0,16% e il Nasdaq Composite ha ridotto i guadagni precedenti chiudendo invariato.

Secondo lo strumento Fedwatch del CME Group, i trader del mercato monetario hanno pienamente scontato le probabilità che la banca centrale statunitense mantenga i tassi stabili a dicembre. Il primo taglio dei tassi del ciclo è previsto nel maggio 2024.

La crisi immobiliare in Cina colpisce i mercati in Asia

Il settore immobiliare cinese ha continuato a destare preoccupazione. I dati di oggi hanno infatti mostrato che i prezzi delle case sono diminuiti di più in otto anni ne mese di ottobre, segno che la debolezza del settore peggiora. Ciò avviene dopo che il rapporto economico mensile ha mostrato una ripresa contrastata nell’economia cinese.

“Gli investitori potrebbero trarre qualche profitto dopo la forte performance di ieri e stanno ancora cercando di bilanciare gli sviluppi positivi dell’incontro APEC tra Xi-Biden e un rapporto economico mensile piuttosto contrastante proveniente dalla Cina”, ha affermato David Chao, stratega di Invesco Asset Management.

I risultati economici pubblicati questa settimana hanno mostrato che i settori industriale e commerciale della Cina sono in ripresa, ma il forte calo degli investimenti immobiliari e la debolezza dei prezzi delle case suggeriscono problemi persistenti nel settore, che potrebbero rallentare la ripresa complessiva del Paese.

Il clima tra gli investitori è poco ottimista.

Le esportazioni giapponesi sono cresciute per il secondo mese consecutivo in ottobre, ma a un ritmo decisamente più lento a causa del calo delle spedizioni di chip e acciaio destinate alla Cina.

“I deboli dati economici di entrambi i Paesi indicano il fatto che l’economia globale sta rallentando, evidenziando i continui venti contrari che le aziende devono affrontare”, ha affermato Tina Teng, analista di mercato di CMC Markets.

“La crisi immobiliare in Cina è rimasta un grosso problema per l’economia e l’indebolimento della domanda dei consumatori globali continuerà probabilmente a esercitare pressione sul sentiment”, ha aggiunto.

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