I mercati asiatici sono trainati dal rally azionario della Cina oggi. Tuttavia, ombre persistono sull’economia del dragone: la crisi cinese non è finita e la potenza asiatica è sotto i riflettori.
Le azioni cinesi vanno in rally, rimbalzando parzialmente da una forte ondata di vendite indotta dalla preoccupazione degli investitori sulla leadership del Paese e sulla sua rigida politica zero-Covid.
I movimenti di mercato di oggi sono l’ultima puntata in due settimane tumultuose per gli indici cinesi, parti dei quali hanno registrato perdite record sulla scia del 20° congresso del partito del Paese.
Gli investitori hanno espresso preoccupazione per la nomina di un team di fedelissimi a Xi al massimo organo decisionale e per ulteriori segnali di una continuazione della politica restrittiva contro i contagi che tanto ha frenato l’economia e la fiducia nel futuro.
Per questo, l’impennata delle azioni cinesi non convince: il dragone è sempre più in crisi?
Cina: rally azioni, ma economia sotto esame
“Non c’è una ragione forte dietro questo rally”: così ha sintetizzato su Finacial Times Louis Tse, di Wealthy Securities con sede a Hong Kong.
La Cina si appresta a chiudere una seduta molto positiva: l’indice Shenzhen ha chiuso a +3,24% e lo Shanghai a +2,62%. Tuttavia, il rimbalzo è visto più un tipico movimento di un mercato ribassista.
La potenza asiatica in precedenza ha ben performato economicamente, mentre altri Paesi hanno lottato, ma la seconda economia più grande del mondo potrebbe avere un percorso difficile da percorrere, secondo le valutazioni degli strateghi.
A livello nazionale, Pechino deve gestire il suo travagliato settore immobiliare, oltre a prospettove di crescita più lente del previsto. “Penso certamente che le prospettive economiche per la Cina nei prossimi 5-10 anni siano profondamente impegnative”, ha affermato lo stratega Mark Jolley di CCB International Securities.
Ethan Harris di BofA ha sottolineato che i dati demografici avversi e i limiti di un’economia guidata dall’esportazione o dall’edilizia sono sfide per Pechino. “Oltre al rimbalzo a breve termine della crescita, vediamo una continua pressione al ribasso sulla crescita potenziale o tendenziale in Cina”, ha affermato, indicando un ritorno a un’economia più di comando e preoccupazioni che stanno smorzando i flussi di investimenti esteri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA