Non si possono ignorare i crescenti rischi politici per il produttore di chip a contratto e per le altre società che operano a Taiwan.
Per chi investe nei produttori di microchip in Asia, gli utili non sono più l’unica cosa da tenere d’occhio.
I commenti di Donald Trump sul fatto che gli Stati Uniti abbiano il dovere di difendere Taiwan, mettendo in dubbio la posizione degli Stati Uniti nei confronti del paese in caso di aggressione cinese, hanno fatto crollare le azioni di Taiwan Semiconductor Manufacturing Co nonostante i forti profitti del secondo trimestre. La questione evidenziata da Trump non è qualcosa che gli investitori possano facilmente ignorare.
Il più grande produttore di chip a contratto del mondo ha registrato un utile netto di 247,8 miliardi di dollari taiwanesi (7,6 miliardi di dollari), battendo le aspettative per il trimestre di giugno. Si prevede che le vendite del terzo trimestre cresceranno di oltre un terzo. [...]
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