Settori strategici come quello chimico e elettronico sono rimasti pressoché immutati nella loro forte dipendenza dalle importazioni cinesi.
La dipendenza della Germania dalle importazioni dalla Cina continua ad aumentare nonostante le crescenti preoccupazioni riguardo al rischio di questa esposizione alla potenza economica asiatica. Secondo i risultati di uno studio condotto dall’Istituto dell’Economia Tedesca di Colonia (Iw), il trend preoccupante indica che non ci sono state significative riduzioni del rischio strutturale in settori dove le aziende tedesche sono fortemente dipendenti dalle forniture cinesi.
L’analisi effettuata dall’Iw ha mostrato che, nonostante una leggera diminuzione nel valore delle importazioni nel 2023, questo declino è attribuibile principalmente a fattori eccezionali e non a un reale ridimensionamento della dipendenza. In particolare, settori strategici come quello chimico e elettronico sono rimasti pressoché immutati nella loro forte dipendenza dalle importazioni cinesi. Dell’intero panorama dei beni importati, ben 85 su 200 gruppi ad alto rischio sono prodotti chimici, seguiti da prodotti elettronici come laptop, componenti informatici, celle solari, magneti e batterie. Anche l’ingegneria meccanica, insieme a materie prime e minerali, tra cui sei metalli delle terre rare, sono parte integrante di questa dipendenza crescente.
Secondo l’Iw, la situazione si è addirittura aggravata per alcuni settori, come nel caso dei farmaci e delle materie prime come scandio e ittrio, fondamentali per l’industria farmaceutica e delle tecnologie avanzate. È sorprendente notare che le aziende tedesche non abbiano incrementato la loro indipendenza dalle importazioni cinesi, nonostante una riduzione totale delle importazioni dal paese asiatico nel corso del 2023. [...]
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