Jaguar Land Rover lancia un Engineering Hub in Italia con 50 ingegneri che lavoreranno collegati con il mondo per creare la guida autonoma di nuova generazione.
Impiegare know-how italiano per creare la guida autonoma di prossima generazione, creare 50 posti di lavoro in Italia per ingegneri software automotive, affermare definitivamente il lavoro remoto e mettere nel mirino anche gli obiettivi europei 2035: tutto questo vuol dire l’Engineering Hub che Jaguar Land Rover ha creato in Italia.
L’unione di design e sostenibilità fanno già parte della strategia Reimagine della casa inglese. Ora si aggiungono gli obiettivi di innovazione pura, come la guida autonoma, che sono in sintonia con quelli che si è data Jaguar Land Rover: essere un brand basato sull’elettrico già dal 2025, dimezzare le emissioni entro il 2030,
“Nel 2030 le macchine saranno diverse da quelle che abbiamo in mente oggi e la nostra vettura elettrica del 2025 sarà un punto di svolta” come ha detto il ceo italiano Marco Santucci. E l’obiettivo di Jaguar Land Rover è diventare Net Zero su tutta la filiera automotive entro il 2039.
Guida autonoma a trazione italiana: l’Engineering Hub
Con base fisica nella sede di Bologna di Jaguar Land Rover, ma totalmente improntato al lavoro da remoto, l’Engineering Hub seguirà la modalità di lavoro “Agile”, che ormai connota tutta la progettazione di Jaguar Land Rover.
La modalità Agile consentirà di gestire le complessità della progettazione basandosi su piccoli team, cellule autonome di una decina persone, cross funzionali con competenze diverse ma che lavorano sempre connesse, in grado anche, e questa è la novità, di dialogare senza ostacoli con l’utente finale, come ha sottolineato, Marco Santucci.
L’Engineering Hub si inserisce nella partnership strategica che Jaguar Land Rover ha attivato con Nvidia. Già partire dal 2025 tutti i nuovi modelli Jaguar Land Rover saranno basati su una piattaforma basata sul software che metterà a disposizione sistemi automatizzati per la sicurezza attiva, la guida, il parcheggio e l‘assistenza alla guida.
All’interno del veicolo il sistema avrà funzionalità di intelligenza artificiale, tra cui il monitoraggio del conducente e degli occupanti e funzioni avanzate di visualizzazione dell’ambiente circostante al veicolo.
Competenze italiane per sviluppare la guida autonoma
Il team di ingegneri che faranno parte dell’Engineering Hub Italia svilupperà quindi sistemi di assistenza alla guida e lavorerà sulle tecnologie di guida autonoma di prossima generazione nel campo dell’intelligenza artificiale e facendo questo si integrerà con la rete di divisioni progettuali che Jaguar Land Rover ha nel Regno Unito, in Irlanda, Ungheria, Spagna, Germania, Cina e Nord America.
L’hub italiano si concentrerà sul system engineering e il software, mentre quello spagnolo lavorerà sull’hardware e quello ungherese sulla validazione.
All’Engineering Hub italiano, pertanto, serviranno esperti in sviluppo funzionale, ingegneria dei sistemi, software vision, intelligenza artificiale e machine learning, oltre che in ingegneria hardware e Verification&Validation.
Ci saranno due fasi di ricerca del personale: la prima, già avviata, servirà a reclutare professionisti già con esperienza, poi saranno portati a bordo i neolaureati.
Allo scopo Jaguar Land Rover ha avviato rapporti con le università, “in particolare modo con il Politecnico di Torino, luogo dove abitualmente attinge anche Stellantis e dove - ha concluso Marco Santucci - abbiamo già avviato un progetto per la leadership”.
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