L’Ucraina non è più prioritaria per Washington: è plausibile che l’ipotetico sacrificio di Zelensky come simbolo politico sia l’emblema del definitivo cambio di approccio Usa nel 2024.
La visita a Washington di Volodymyr Zelensky è la passerella offerta come contentino mentre Washington sta gradualmente scalando al ribasso il sostegno all’Ucraina? Più passano le settimane e più ci si accorge che la strategia di Joe Biden di sviluppare la dialettica politica sulla scia del dualismo Democratici-Repubblicani appaia in realtà l’utile giustificazione del Comandante in Capo statunitense per poter gestire politicamente la riduzione graduale del sostegno a Kiev da parte degli Usa.
Sedotto e abbandonato, Volodymyr Zelensky è sostenuto a spada tratta a parole, ma per ragioni industriali, di criticità delle filiere e di tutela delle forze armate dei Paesi membri dell’Alleanza Atlantica le forniture di assetti militari Nato si stanno esaurendo. A partire da quelli americani.
La crisi di Zelensky di fronte agli Usa
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