La Romania ha un problema con le angurie

Violetta Silvestri

24 Luglio 2024 - 12:03

In Romania scoppia il caso delle angurie invendute: cosa sta succedendo e perché il problema è economico e riguarda anche l’Europa?

La Romania ha un problema con le angurie

In Romania è scoppiato un caso angurie che sta impattando sul settore agricolo e sull’economia del Paese.

Nella nazione europea si trova una delle regioni più ricche di questo frutto estivo, ma la stagione 2024 si sta trasformando in un incubo per gli agricoltori. La preoccupazione risiede nel fatto che le angurie sono maturate tutte nello stesso periodo, il che porta alla saturazione del mercato e alla conseguente riduzione del prezzo per i consumatori e dei guadagni per chi vende.

Forse non tutti sanno che la Romania produce il 22,8% di tutte le angurie dell’Unione Europea. Il settore, quindi, ha un peso importante nell’economia del Paese.

La Romania in preda alla crisi delle angurie

La città di Dăbuleni, nella Romania meridionale, è nota in tutta la nazione per avere le migliori angurie del Paese, ma quest’anno nessuno vuole comprarle.

Tutti i frutti si sono infatti maturati nello stesso periodo, il che significa che ce ne sono troppi in offerta. I coltivatori si trovano costretti a buttare molte angurie, anche se il prezzo per i consumatori è al minimo storico.

Di solito, un chilo di anguria viene venduto a 3-4 leu rumeni (0,60-0,80 €). Tuttavia quest’anno, per far fronte alla concorrenza, i produttori finiscono per vendere i frutti a circa 60-80 bani, 0,12-0,16 centesimi al chilo. Anche così, però, tonnellate di frutta finiscono nella spazzatura.

Il problema ha naturalmente un impatto economico con effetti negativi sulle famiglie che dipendono dal raccolto per il loro reddito. I coltivatori affermano che le condizioni meteorologiche avverse di quest’anno hanno causato il problema. I raccolti sono maturati simultaneamente nei campi sabbiosi della città, quindi i venditori hanno dovuto affrontare troppa concorrenza e troppe scorte.

Poiché la Romania produce il 22,8% di tutte le angurie dell’Unione europea, questa situazione potrebbe avere ripercussioni sull’intero blocco e causare una scarsa offerta visto che tanti frutti vengono buttati perché troppo maturi.

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