Risparmiatori in difficoltà a causa delle banche, che aumentano commissioni e costi di servizio. Ma c’è un’altra, enorme, minaccia che rende la situazione più grave di quanto sembri.
A causa dell’inflazione galoppante degli ultimi anni, molti risparmiatori si trovano a dover affrontare delle difficoltà finanziarie. Il fatto che quasi tutte le banche ora addebitino commissioni per la gestione del conto e richiedano soldi per l’espletamento di servizi base non migliora le cose.
Ma c’è un problema ben più serio, che rende la situazione ancor più grave per i clienti delle banche. Negli ultimi mesi si è registrato un forte aumento dell’attività di phishing, tramite la quale i truffatori spesso si fingono degli operatori della banca del malcapitato e, dopo aver tessuto una fitta rete d’inganno assai verosimile, svuotano il conto corrente.
I clienti delle banche hanno un problema
I criminali informatici trovano continuamente nuovi modi per truffare i cittadini, vanificando molti degli sforzi nella lotta al phishing. La chiave di volta sta nell’informazione e nella messa in guardia delle vittime potenziali, una missione che la redazione di Money.it abbraccia ormai da anni.
I bersagli preferiti dai truffatori sono i clienti delle banche. Sì, anche gli utenti di PayPal, DHL, Amazon sono spesso presi di mira, ma l’attenzione dei criminali è continuamente attratta da coloro che hanno un conto in banca.
Un dato che emerge anche osservando le caratteristiche delle truffe di phishing più diffuse sul suolo italiano. Chi ha un conto in Intesa SanPaolo e UniCredit , in qualità di banche con il maggior numero di clienti in Italia, ad oggi risulta essere più esposto di altri. Ma nessuno può dirsi tranquillo.
Nuova truffa ai clienti UniCredit
Lo stesso istituto, di recente, ha informato i propri clienti del dilagare di una nuova truffa, chiamata “quishing”. Si tratta di unna frode che utilizza QR code il cui link, una volta cliccato, porta l’utente su una finta pagina della banca. Una volta inseriti i dati di accesso al proprio home banking il truffatore svuota immediatamente il conto in banca.
Per proteggersi da questa tipologia di frode, è consigliabile non fornire mai informazioni riservate come codici di accesso, PIN o numeri di carta a terzi. Diffidiamo dei QR code che riceviamo tramite e-mail o posta e facciamo riferimento solo ai canali ufficiali della banca. È importante anche segnalare le e-mail sospette alla propria filiale e verificare sempre la validità dei link a cui si viene indirizzati e l’autenticità delle fonti da cui provengono informazioni e comunicazioni.
L’ultima truffa ai danni dei clienti Intesa Sanpaolo
I truffatori inviano SMS o email che sembrano provenire da Intesa Sanpaolo, informando il destinatario di un presunto blocco del conto o di attività sospette. Il messaggio invita l’utente a cliccare su un link per «sbloccare» l’account o verificare le attività. Ma questo link porta a una pagina web che imita il sito ufficiale della banca, dove vengono richieste credenziali di accesso e altre informazioni sensibili.
Fornendo questi dati, l’utente consegna involontariamente ai truffatori l’accesso al proprio conto bancario.
La prevenzione e la consapevolezza sono fondamentali per difendersi da queste truffe. Manteniamo un atteggiamento vigile e informiamoci continuamente sulle nuove strategie dei truffatori per proteggere i nostri dati (e i nostri soldi).
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