Spazi sempre più mobili e meno fissi; lavoro da remoto e aree condivise per fare networking. L’ufficio del futuro cambia e assomiglierà sempre di più a quello di una moderna fintech.
Negli ultimi anni il modo di lavorare, di intendere l’ufficio e i suoi spazi è cambiato molto. Ciò è accaduto a causa degli eventi che tutti ben conosciamo. Uno dei settori a recepire per primo i cambiamenti e a farli propri è stato il fintech, che si è sempre dimostrato per molti versi un settore pionieristico.
Sono spesso le aziende appartenenti a questo gruppo o alle sue declinazioni (insurtech, regtech, proptech, ecc.) a lanciare dei trend che poi sono spesso seguiti anche dagli altri settori.
Lavoro: il settore fintech ha guidato il cambiamento
Tra i tanti cambiamenti che introdotti dalle aziende tech nel mondo del lavoro c’è il modo di intendere l’ufficio, sempre più un mero punto di appoggio, piuttosto che un punto fisso della propria giornata lavorativa. Molte aziende del settore, ben prima dello scoppio della pandemia di Covid-19, offrivano la possibilità ai propri dipendenti di lavorare da remoto.
E si noti che «lavorare da casa» e «lavorare da remoto» sono due cose molto diverse: chi lavora da casa non fa altro che allestire un tradizionale ufficio in casa propria, mentre chi lavora «da remoto» può lavorare dappertutto, in casa, sulla spiaggia o in montagna, spesso con la sola condizione di avere una connessione stabile.
Queste misure sono state introdotte per molti motivi, uno più importante degli altri è sicuramente quello di dare ai propri dipendenti la possibilità di avere un equilibrio vita-lavoro maggiore e di conseguenza lavorare e rendere meglio. Tutti questi cambiamenti hanno inevitabilmente finito per cambiare anche il modo con cui le persone intendono e frequentano l’ufficio, vediamo come.
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Com’è cambiato il modo di intendere gli spazi grazie al fintech
In passato la giornata lavorativa tradizionale, a New York come a Parigi e Milano, si svolgeva più o meno nella stessa maniera: uscivi di casa, prendevi i mezzi pubblici o l’automobile, arrivavi in ufficio, ti sedevi ad una postazione prestabilita, lavoravi le ore previste dal tuo contratto e a fine giornata eseguivi il percorso inverso per tornare a casa.
Grazie alle aziende del settore fintech questo paradigma sembra destinato ad estinguersi: negli ultimi anni sono sempre di più le persone che preferiscono il lavoro da remoto a quello in ufficio, il che ha portato ad alcuni cambiamenti significativi.
Innanzitutto le aziende non sono più tenute ad avere tante postazioni quanti sono il numero di dipendenti. Al posto di questa soluzione, molte società hanno preferito optare per l’utilizzo un sistema di prenotazione, che permette ai dipendenti di riservare un posto quando desiderano recarsi in ufficio.
Lavoro: gli spazi saranno sempre più condivisi
Gli spazi negli uffici delle grandi aziende fintech sembra che siano sempre meno organizzati con postazioni singole deputate al lavoro; piuttosto, sembrano riscuotere molto successo gli spazi condivisi e di co-working, che permettono alle persone di recarsi sul posto di lavoro per parlare, conoscersi, socializzare e scambiarsi opinioni.
Una delle aziende ad aver abbracciato questa filosofia è VMWare che, nel suo ufficio di Milano, ha deciso proprio di optare per questa filosofia, per adattarsi ai tempi che cambiano.
Questo cambio di paradigma ha poi fortemente impattato il settore proptech: da quando si è diffuso il lavoro da remoto, sono nate molte aziende operanti in questo settore che lavorano per fornire alle persone delle mappe dettagliate con luoghi dove recarsi per lavorare e fare networking. Da un semplice trend sono nati quindi molti nuovi posti di lavoro.
Come sarà l’ufficio del futuro
Come sarà l’ufficio del futuro? Questa è sicuramente una parola che molte persone si fanno ma a cui pochi sanno davvero dare una risposta. Naturalmente, in mancanza di una sfera di cristallo è molto difficile affermarlo con certezza, è piuttosto possibile osservare gli attuali trend per cercare di capire se questi siano solo di passaggio oppure se siano destinati a durare nel tempo.
Sicuramente, ad esempio, una tendenza che è emersa durante gli anni della pandemia e che è destinata a rimanere è quella legata alla salute mentale: ciò che prima non veniva quasi mai considerato, soprattutto nell’ambito lavorativo, oggi è diventato centrale.
In tal senso, molte aziende - specialmente quelle tech - si stanno adoperando per rendere i propri uffici dei luoghi confortevoli, dove le persone possano sentirsi a loro agio e lavorare nelle migliori condizioni possibili. In molte realtà si è passati rapidamente dalle scrivanie e le dalle sedie ai divani e ai puffi, più comodi e spesso colorati.
Anche il lavoro in ufficio al 100% sembra non essere visto di buon occhio da molti dipendenti, che sembrano invece apprezzare la comodità di rimanere a lavorare a casa o da remoto almeno qualche giorno a settimana. Ciò può derivare dal fatto che grazie a questa pratica, molte persone hanno la possibilità di dedicare più tempo a sé stesse o ai loro figli, cosa che pochi anni fa era a tratti impensabile.
Insomma, sembra che gli anni dell’estrema produttività ad ogni costo, dell’alienazione del lavoro da scrivania fissa e dello stress siano destinati a finire. Da questi, si passerà ad anni di maggiore attenzione per la persona e per la sua salute, fisica e mentale.
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