Una nuova legge potrebbe vietare il commercio la detenzione e la riproduzione di animali esotici in Italia. Ecco quali sono e cosa prevede la legge.
Addio al commercio di animali esotici in Italia. Benché la vendita di specie esotiche sia a oggi ancora consentita in tutt’Italia, una nuova legge del Governo potrebbe vietarne il commercio, la detenzione e la riproduzione, come stabilito dalla Legge n. 53 della delegazione europea che prevede il divieto di importazione, commercio di animali esotici e selvatici.
Entro l’8 maggio quindi il Ministero della Salute fornirà i decreti necessari per definire i regolamenti che saranno adottati nella nostra Penisola. Serpenti, pipistrelli, ma non solo, stando alle ultime indiscrezioni la lista delle specie esotiche vietate vedrà anche iguane e pipistrelli.
Proprio di questo divieto e della lista di animali esotici da vietare in Italia se ne è discusso giovedì sera in Consiglio dei ministri (Cdm). La Lega con Giorgetti teme che il divieto possa penalizzare un intero settore, e non è il solo, e il dibattito si accende, lo stesso ministro Roberto Speranza è intervenuto spiegando che il divieto - introdotto una legge del Parlamento - non sarà assoluto. Il ministero della Salute avrà infatti il compito di redigere una white list, distinguendo tra animali esotici e animali da compagnia. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla legge e sulla lista degli animali vietati.
Nuova legge animali esotici: quali specie diventano vietate
Non è ancora possibile conoscere quali specie di animali esotici e selvatici saranno vietate in Italia. Il testo del decreto, approvato in via preliminare, adesso sarà sottoposto alle Camere. Un passo in avanti celebrato dagli ambientalisti.
Grazie a questo decreto l’Italia prova finalmente a fare ordine in questo campo. Stando alle ultime stime, riportate anche da Repubblica, sono circa tra i 20-50 milioni gli animali esotici e selvatici in Italia, dove da tempo è stata vietata la detenzione in casa di scimmie, leoni o tigri. Stando alle ultime indiscrezioni la lista delle specie vietate dovrebbe prevedere:
- Pappagalli africani;
- Leptarius serval;
- ricci africani;
- determinate specie di serpenti;
- pesci tropicali;
- pipistrelli della frutta.
Il decreto dovrebbe prevedere inoltre una norma di tutela per chi già ha un riccio africano o un’iguana, consentendo al proprietario - o lo diventi entro il prossimo anno - di rettili e uccelli rari, di specie importate da altri continenti di tenerli con sé fino alla loro morte.
Nuova legge animali esotici: cosa rischia chi infrange il divieto?
Se alcune specie saranno quindi ben presto vietate in Italia, il Governo ha previsto anche la pena per chi infrangerà il divieto.
Infatti, la proposta del fronte animalista è stata proprio quella di stabilire non solo il divieto del commercio, di detenzione e riproduzione di alcune specie esotiche e selvatiche, ma anche l’introduzione di norme penali adeguate. Stando a quanto riportato in un articolo da Repubblica, il decreto prevedere per chi viola il divieto multe fino a 300mila euro e l’arresto fino a sei mesi.
Nuova legge animali esotici: il nodo legislativo e la white list
Eppure, sono molte le proteste a questa legge, c’è chi afferma che alcuni di questi animali siano ormai degli “animali da compagnia”, inoltre il timore del ministro è che con questa legge siano colpiti molti negozi specializzati in specie esotiche, con il rischio di incentivare il mercato nero
Il problema, ha spiegato Speranza, è legislativo: c’è infatti una discrepanza tra il regolamento europeo, che disciplina la materia senza imporre divieti assoluti, e la legge di delegazione europea che ha recepito quel regolamento. Il fronte animalista ha chiesto al Governo di introdurre uno divieto per “l’importazione, conservazione e commercio di fauna selvatica ed esotica”. Lo scopo non è solo quello di difendere gli animali, strappati dai loro habitat naturali, ma anche quello di ridurre il rischio di focolai di malattie trasmesse dagli animali, come i pipistrelli della frutta.
Il decreto sul quale sta lavorando il Ministero della Salute, cerca quindi un equilibrio tra la norma europea più permissiva e quella nazionale più restrittiva. Per questo il ministro Speranza ha proposto di accompagnare al divieto anche una white list di rettili, felini e uccelli che potranno essere considerati animali di compagnia. Una soluzione che metterebbe tutti d’accordo, ma bisognerà attendere di conoscere le due liste per poterne essere certi.
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