La legge sulla sicurezza approvata dalla Cina è già in vigore a Hong Kong. Ecco spiegati i punti chiave per capire cosa prevede e perché ha scatenato rivolte.
La legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong approvata dalla Cina è in vigore dalle ore 23:00 del 30 giugno.
I dettagli dei 66 articoli della legge, tenuti segreti fino alla loro approvazione, sono adesso resi noti. Importanti e cruciali novità vengono introdotte, soprattutto per quanto riguarda i reati e il sistema di controllo della popolazione direttamente da parte degli apparati cinesi.
Di seguito, i punti chiave del provvedimento, per capire cos’è e cosa prevede la legge sulla sicurezza di Hong Kong voluta fortemente dalla Cina.
La legge sulla sicurezza di Hong Kong, spiegata
La Cina ha approvato una nuova legge di sicurezza per Hong Kong che per la maggior parte della popolazione - e molti analisti - di fatto riduce l’autonomia che finora il territorio ha mantenuto da Pechino.
Hong Kong, infatti, pur essendo una regione amministrativa speciale della Cina, situata nella costa sudorientale della grande nazione asiatica, è considerata un territorio autonomo.
A seguito del passato coloniale britannico, il suo sistema giudiziario è fondato sulla Common Law di stampo anglosassone e, nei fatti, si autogoverna, a eccezione degli ambiti Difesa e Politica estera. Tale schema è denominato Un paese, due sistemi, a garanzia proprio dell’indipendenza di Hong Kong dalla Cina soprattutto in tema di diritti.
Ogni tentativo di violare questo sistema, che scadrà nel 2047, è considerato un’inaccettabile ingerenza cinese da parte della popolazione di Hong Kong, che manifesta contro Pechino da mesi.
Cosa prevede
Per alcuni il provvedimento sancisce quindi la fine dell’ex colonia britannica, accelerando il controllo cinese. Ma cosa prevede, nei fatti, la nuova legge?
Innanzitutto criminalizza qualsiasi atto di secessione, sovversione, terrorismo e collusione con forze esterne. Nel dettaglio, la legge vuole perseguire con maggiore severità e un capillare controllo sulla società civile di Hong Kong tutte le azioni considerate oltraggiose nei confronti del governo interno e di Pechino.
Lo scopo è favorire la sicurezza nazionale, evitare episodi di violenza e punire manifestazioni contrarie all’ordine pubblico, con l’appoggio determinante di apparati cinesi, che saranno sempre più invadenti. Di seguito, alcuni punti chiave.
Nuovi poteri della Cina sulla sicurezza
Secondo quanto prevede la nuova legge, la Cina innanzitutto istituirà un ufficio di sicurezza a Hong Kong, con proprie forze dell’ordine, che non rientreranno nella giurisdizione delle autorità locali. Questo ufficio potrà far giudicare alcuni casi direttamente nella Cina continentale.
Inoltre, Hong Kong dovrà istituire una propria commissione di sicurezza nazionale per far rispettare le leggi, con un consulente nominato a Pechino.
È importante sottolineare che Pechino avrà potere anche sull’interpretazione legislativa. Se un provvedimento sarà in conflitto con qualsiasi legge di Hong Kong, la legge di Pechino avrà la priorità.
Infine, sono previsti tre scenari nei quali la Cina avrà il totale potere decisorio sulla sicurezza di Hong Kong: casi complicati di interferenza straniera, casi valutati come “molto gravi” e dinanzi a “minacce serie e realistiche”.
Reati e pene contro la sicurezza
La legge comprende un ampio raggio di nuovi reati sotto le generiche definizioni di terrorismo, sovversione, secessione, con pene anche molto severe.
Tra le novità introdotte si segnalano:
- i danni al trasporto pubblico diventano atti di terrorismo;
- i sospettati possono essere intercettati e sorvegliati;
- la distruzione di strutture pubbliche è atto sovversivo;
- le attività secessioniste, anche non violente, sono punite
Le società o i gruppi che violano la legge sulla sicurezza nazionale saranno multati e potrebbero sospendere le operazioni. Inoltre, chiunque sia stato condannato per violazione della legislazione non potrà partecipare alle elezioni di Hong Kong.
Infine, le nuove disposizioni si applicheranno ai residenti stabili e a quelli non permanenti di Hong Kong.
Controllo sugli stranieri
Evitare ingerenze e qualsiasi tipo di interferenza esterna su quanto accade a Hong Kong è uno degli obiettivi della nuova legislazione.
Per questo, la legge sulla sicurezza nazionale approvata dalla Cina prevede importanti novità sul tema.
Ci saranno severe sanzioni contro chiunque solleciti i Paesi stranieri a criticare l’azione del Governo.
Gli ex residenti di Hong Kong che hanno acquisito passaporti stranieri non potranno esprimere giudizi critici sull’amministrazione statale, pena il congelamento dei beni il pagamento di multe.
Inoltre, la legge afferma che l’attività di ONG e agenzie di stampa straniere operanti sul territorio di Hong Kong sarà maggiormente controllata.
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