Leonardo, azioni a picco a Piazza Affari post piano e nonostante dividendi +90%. Ma rally in tre anni da capogiro

Laura Naka Antonelli

12 Marzo 2025 - 10:21

I nuovi target finanziari messi nel mirino da Leonardo nel periodo 2025-2029, la grande sorpresa sui dividendi e il commento dell’AD Roberto Cingolani.

Leonardo, azioni a picco a Piazza Affari post piano e nonostante dividendi +90%. Ma rally in tre anni da capogiro

Nessun rally a Piazza Affari per le azioni Leonardo, il colosso della difesa reduce da un rally record pari a +18% nella sola seduta del 3 marzo 2025, in attesa della creazione di un sistema di difesa comune UE.

Il gruppo ha pubblicato nella giornata di ieri l’aggiornamento del piano industriale, presentando i nuovi target finanziari che prevede di raggiungere.

A fronte di un indice Ftse Mib che sale fino a oltre l’1%, i titoli del gigante italiano arretrano di oltre il 4%, confermandosi maglia nera del listino benchmark della borsa di Milano.

Nell’ultima settimana di contrattazioni, dopo lo scatto record degli inizi di marzo, le azioni sono state in generale oggetto delle prese di beneficio: la performance a una settimana è di una flessione superiore al 7%. Nel medio e lungo termine, il trend rimane brillante.

Nell’ultimo mese di contrattazioni a Piazza Affari, Leonardo ha guadagnato infatti quasi il 37%, estendendo il balzo YTD a quasi +62%. Su base annua lo scatto è stato superiore a +102%, mentre negli ultimi tre anni di contrattazioni le azioni hanno incassato un rally pari a quasi +360%.

Nuovo piano Leonardo 2025-2029, l’annuncio di Cingolani sui satelliti

Nella call indetta per commentare l’aggiornamento del piano industriale, il CEO di Leonardo Roberto Cingolani ha annunciato l’obiettivo di “lanciare una nuova costellazione di satelliti in orbita bassa che consiste in 18 satelliti militari finanziati principalmente dal ministero della Difesa ”".

I satelliti saranno 12 di tipo standard e 6 a infrarossi, con il lancio atteso tra il 2027 e il 2028. Il budget è “nel range di 900 milioni, di cui 500 già allocati dal ministero della Difesa”.

Cingolani ha parlato anche di “ 20 satelliti civili in orbita bassa per applicazioni civili principalmente nell’osservazione della terra, nella geolocalizzazione e nei servizi legati al monitoraggio”. Il dossier satelliti rimane osservato speciale, in questi giorni, non solo per il dibattito politico esploso da un bel po’ in Italia sul maxi contratto con Starlink l’operatore satellitare che fa capo a SpaceX di Elon Musk, che il governo Meloni potrebbe decidere di firmare, ma anche e soprattutto per la necessità per l’Europa, tutta intenta a lavorare su un piano di difesa comune in Unione europea, così come per l’Ucraina, di recidere quel cordone ombelicale che le ha viste fin troppo legate e dipendenti dal tycoon e dai suoi vari capricci. Tanto che i riflettori sono ora tutti puntati sulla “Starlink europea”.

Da Leonardo regalo agli azionisti: boom dividendo 2025 +90%. I target ordini e ricavi del nuovo piano

Nell’approvare l’aggiornamento del piano 2025-2029, il CDA di Leonardo ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,52 euro a valere sull’utile dell’esercizio 2024 (rispetto agli 0,28 euro nel 2024), al lordo delle eventuali ritenute di legge.

Posti in pagamento a partire dal 25 giugno 2025, con data stacco della cedola in data 23 giugno e record date fissata al 24 giugno 2025, i dividendi proposti per il 2025 sono attesi in crescita di ben il 90%.

Di seguito i nuovi target messi nel mirino da Leonardo nel periodo 2025-2029:

  • Ordini cumulati previsti a 118 Mld € (CAGR 2023-2029 +5,8%). La crescita degli ordini è ancorata al portafoglio di prodotti e soluzioni che rispondono alle esigenze in evoluzione dei clienti e dalle nuove iniziative (Divisione Spazio, nuova linea di Business Leonardo Data Centric Solution, JV LRMV, JV con Baykar).
  • Ricavi cumulati a 106 miliardi € (CAGR 2023-2029 +7%).
  • Crescita EBITA con un CAGR 2023-2029 del 13,1%.
  • FOCF (Free Operating Cash Flow, flusso di cassa operativo) con un CAGR 2023-2029 del 15,2%.

Si prevedono per il 2029 (incluso l’upside da nuove iniziative) ordini per 26,2 miliardi di euro, rispetto ai 20,9 miliardi del 2024); ricavi a 24 miliardi, rispetto ai 17,8 miliardi del 2024); EBITA a 2,8 miliardi di euro, rispetto agli 1,5 miliardi del 2024); un FOCF a 1,53 miliardi, rispetto agli 0,83 miliardi del 2024.

Il commento dell’AD Roberto Cingolani

Così Roberto Cingolani, AD e DG di Leonardo:

Il Piano Industriale avviato 12 mesi fa sta consentendo a Leonardo di giocare un ruolo da protagonista nell’attuale scenario competitivo internazionale. La massiccia digitalizzazione e razionalizzazione di prodotti e servizi, le iniziative di efficienza e riduzione dei costi a livello di Gruppo hanno sbloccato il potenziale di
crescita organica del business oltre ogni aspettativa, portando l’azienda a conseguire fin da subito una forte crescita nella top line, con un incremento sopra le attese di tutti i KPI
”.

Ancora Cingolani: “L’avvio delle alleanze e delle partnership internazionali intraprese negli ultimi mesi sono l’elemento che ci sta consentendo di accelerare il nostro sviluppo completando le nostre capacità industriali e tecnologiche. Questo tipo di crescita inorganica si sta dimostrando un elemento determinante di competitività a livello globale, anche alla luce della recente evoluzione del contesto geopolitico internazionale ”.

Nessuno Stato o azienda” - ha concluso il numero uno di Leonardo - “è in grado di sviluppare da solo quelle tecnologie multidominio e interoperabili necessarie per garantire la sicurezza dei propri cittadini, preservando il diritto alla pace, una conquista della società oggi messa in discussione. Nei prossimi anni sarà sempre più determinante poter avere una capacità innovativa rilevante sia in termini di R&D, sia di produzione sia di persone per preservare lo sviluppo dell’azienda ma soprattutto della collettività”.

Leonardo ha rimarcato in generale “l’obiettivo di guidare la transizione verso la realizzazione di tecnologie multidominio interoperabili per la sicurezza globale, aggiornando il concetto della difesa tradizionale, in linea con l’attuale evoluzione tecnologica caratterizzata dall’avvento del digitale, sarà perseguito rafforzando
ulteriormente la crescita organica, avviata nel 2024
, e sviluppando tutte le attività di crescita inorganica
a partire dalle alleanze e dai progetti internazionali
”.

In particolare, “le azioni più rappresentative per il rafforzamento del core business (razionalizzazione del portafoglio prodotti, digitalizzazione, efficientamento)” - ha proseguito il gruppo, stando a quanto si legge nel comunicato - “sono rappresentate da un ulteriore avanzamento del processo di digitalizzazione, dal proseguimento del piano di efficientamento e dalla ricerca di nuove partnership strategiche nell’ambito delle Aerostrutture ”.

I target finanziari di tutte le divisioni di Leonardo

Il Piano di Leonardo si concentrerà sulle capacità di ciascun segmento di business. Per quanto riguarda le varie divisioni, il gruppo ha annunciato i target finanziari previsti per ciascuna di esse, nell’arco del piano:

  • Elettronica prevista crescita di ordini, ricavi ed EBITA rispettivamente del 6%, 8,5% e 13%.
  • Elicotteri crescita di ordini, ricavi ed EBITA rispettivamente del 3%, 6% e 7,4%.
  • Velivoli: crescita di ordini, ricavi ed EBITA rispettivamente del 12%, 8% e 4%.
  • Aerostrutture: crescita di ordini e ricavi rispettivamente del 15% e 16%, con il breakeven EBITA entro la fine del 2028.
  • Cyber: crescita di ordini, ricavi ed EBITA rispettivamente del 14%, 15% e 30%.
  • Spazio: crescita di ordini, ricavi ed EBITA rispettivamente del 9%, 10% e 13%.

Attraverso la joint venture paritetica con il colosso tedesco Rheinmetall, la Leonardo Rheinmetall Military Vehicles, nata per sviluppare le tecnologie più avanzate e di nuova generazione relative al multi-domain MBT (Main Battle Tanks) di derivazione dalla piattaforma Panther e all’AICS, Armoured Infantry Combat Systems di derivazione dalla piattaforma Lynx, il colosso prevede che il programma possa generare un upside stimato in circa 1 miliardo di euro nell’arco di piano, per la realizzazione di 1.050 unità AICS e 272 unità MBT al 2040, considerando solo il contratto per l’esercito italiano.

La partnership con Baykar Leonardo-Baykar nell’ambito degli UAV, Unmaned Aerial Vehicles, si propone inoltre di realizzare un player globale si prevede che possa generare un upside stimato in 0,6 mld di euro nell’arco di piano. Ciò significa che, attraverso le joint venture con Rheinmetall e Baykar Leonardo prevede 1,6 miliardi di ricavi al 2029.

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