Stop alla produzione della prima auto ad energia solare: gli investimenti elevati per l’introduzione della nuova tecnologia espongono l’azienda al rischio default.
La Lightyear, l’auto ad energia solare che sembrava destinata a rivoluzionare il mercato dell’auto nei prossimi anni, potrebbe non vedere più la luce. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno con un epilogo che nessuno avrebbe mai immaginato.
Poche settimane fa la Lightyear aveva presentato i suoi modelli al CES di Las Vegas ma il suo futuro è già incerto. Atlas Technologies BV, la società olandese responsabile della produzione dell’auto, ha infatti presentato un’istanza di bancarotta per la quale è stata già avviata una procedura di amministrazione straordinaria.
Le difficoltà di sviluppo e produzione della Lightyear 0, primo ed esclusivo modello della serie, hanno purtroppo convinto l’azienda a sospendere il programma di produzione della vettura per concentrarsi sul modello mass-market Lightyear 2. In questo caso il lancio commerciale è previsto per il 2025, ma permangono i dubbi sulle problematiche legate all’utilizzo della nuova tecnologia che ha costi di produzione elevati e garantisce ancora una resa limitata.
Solamente 10 giorni fa avevamo dato notizia di un corposo pre-ordine del modello Lightyear 2 da parte di Arval con 10.000 auto ad energia solare che avrebbero dovuto supportare l’evoluzione in chiave sostenibile del noleggio a lungo termine sia per i clienti aziendali sia per i consumatori privati. Un accordo che prevedeva oltretutto il supporto della società controllata da BNP Paribas per l’organizzazione di eventi «customer experience» per i prossimi due anni.
La holding del gruppo (Atlas Technologies Holding BV) che detiene i diritti su brevetti e proprietà intellettuale non è interessata dalla procedura fallimentare, ma nel frattempo - a soli due mesi dall’inizio della produzione - l’impianto finlandese che avrebbe dovuto realizzare l’innovativa vettura è fermo.
È realistico che la start-up olandese provi a rinegoziare i debiti acquisiti dopo la sospensione provvisoria dei pagamenti ad opera del tribunale di Hertogenbosch, ma le prenotazioni ricevute per la Lightyear 2 potrebbero non essere una garanzia di sufficiente solvibilità per i creditori.
Sebbene l’arrivo sul mercato della prima auto a energia solare appaia ancora lontano, la storia ci insegna che comunque non tutto è perduto, come Tesla che nel percorso dalla sua fondazione ad oggi è stata più volte a rischio default ma è sempre riuscita a risollevarsi.
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