Il ministro dell’Istruzione del governo Pd-M5s ha ufficialmente annunciato le dimissioni a Giuseppe Conte
Lorenzo Fioramonti ha comunicato ufficialmente la sua richiesta di dimissioni. La notizia è di pochi istanti fa, assicurata da diverse fonti molto vicine al governo giallorosso.
Fioramonti, ministro dell’Istruzione, avrebbe già consegnato la lettera di dimissioni al presidente del consiglio Giuseppe Conte. Una mossa che, per quanto improvvisa, non desta grosse sorprese considerando che Fioramonti non aveva affatto nascosto il suo malcontento per la situazione attuale.
Aveva infatti evidenziato l’impossibilità di gestire in maniera soddisfacente il suo incarico visto uno scenario fatto di scarsi fondi per la scuola e l’università nella manovra.
Fioramonti lascia: ora un suo nuovo partito?
Avvisaglie di un possibile abbandono non erano mancate nelle settimane precedenti, con il ministro del governo Pd-5s pronto a sottolineare, in più d’una occasione, la grave carenza di fondi da destinare a scuola e università.
Fioramonti, che aveva dato il via alla sua carriera politica con l’Italia dei Valori per poi passare al Movimento 5 stelle solo in tempi più recenti, aveva assunto a fine estate l’incarico di ministro dell’Istruzione, dopo la crisi di governo innescata dai malcontenti di Salvini e la conseguente alleanza tra Di Maio e Zingaretti.
Ora secondo in molti vicini alla maggioranza di governo l’idea dell’ormai ex ministro sarebbe quella di fondare un gruppo parlamentare autonomo, anche se comunque vicino alle posizioni dell’attuale governo.
Al momento della nomina, a detta di molti Fioramonti avrebbe proseguito senza troppe prese di distanza il lavoro del suo predecessore, Marco Bussetti. Ma fin dalle prime settimane era apparso evidente la sua intolleranza di fronte a uno scenario con pochi margini di manovra.
A inizio ottobre, poche settimane dopo aver assunto il nuovo incarico, il 5 stelle era finito al centro di un enorme polverone mediatico.
Erano infatti emerse una lunga serie di sue esternazioni degli anni precedenti, specialmente tramite social, particolarmente violente, offensive e sessiste nei confronti delle forze di Polizia, di diverse personalità della politica e dei terremotati dell’Aquila.
Di fronte alla circostanza, lo stesso PD aveva chiesto a Fioramonti di dare spiegazioni in merito a quei contenuti, considerati non appropriati alla carica ricoperta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA