Lotteria degli scontrini: cosa fare se l’esercente non partecipa?

Rosaria Imparato

01/02/2021

Lotteria degli scontrini, se l’esercente non partecipa alla riffa di Stato e quindi non invia i dati all’Agenzia delle Entrate il consumatore può effettuare una segnalazione all’Agenzia delle Dogane a partire dal 1° marzo 2021.

Lotteria degli scontrini: cosa fare se l’esercente non partecipa?

Lotteria degli scontrini, cosa fare se l’esercente non partecipa alla riffa di Stato? La lotteria legata allo scontrino elettronico ha ufficialmente preso il via dal 1° febbraio 2021.

I premi, validi sia per gli acquirenti che per gli esercenti, sono allettanti, ma per partecipare alle estrazioni bisogna che il cliente sia in possesso del suo codice lotteria, e che l’esercente abbia adeguato il proprio registratore telematico alle nuove disposizioni.

Cosa succede se invece l’esercente non partecipa alla lotteria degli scontrini? Quali sono le “armi” del cliente che invece vorrebbe avere l’occasione di vincere uno dei premi messi a disposizione dallo Stato?

Lotteria degli scontrini: cosa fare se l’esercente non partecipa?

I premi della lotteria degli scontrini fanno gola ai clienti che, in possesso del proprio codice lotteria, acquistano beni e servizi con mezzi di pagamento elettronici. Ma la riffa di Stato porta con sé vari adempimenti per gli esercenti, con un costo e delle tempistiche.

Gli esercenti si trovano infatti nella situazione di dover adeguare il proprio registratore di cassa al nuovo tracciato telematico per l’invio dei dati dei corrispettivi giornalieri. Visto il periodo di crisi economica, c’è da aspettarsi un ritardo nell’adeguamento delle attrezzature.

La lotteria però nel frattempo, dopo il mini rinvio del decreto Milleproroghe, è entrata finalmente in vigore, e i cittadini maggiorenni con residenza in Italia hanno diritto di partecipare e provare a vincere uno dei premi in palio.

Cosa fare se l’esercente non partecipa? Ricordiamo che le sanzioni inizialmente previste dal decreto Fiscale 2020 sono state eliminate. In un primo momento infatti il collegato alla Legge di Bilancio 2020 aveva introdotto una sanzione dai 100 ai 500 euro per i commercianti che si fossero rifiutati di comunicare i dati del cliente all’Agenzia delle Entrate.

Nella legge di conversione la sanzione è eliminata. Cosa può fare il consumatore? Il cliente può segnalare l’esercente che rifiuterà di indicare i dati necessari per la partecipazione alla lotteria degli scontrini.

Come si legge sul portale della Lotteria degli scontrini:

“A decorrere dal 1° marzo 2021, nel caso in cui l’esercente al momento dell’acquisto rifiuti di acquisire il codice lotteria, il consumatore può segnalare tale circostanza nella sezione dedicata del portale Lotteria del sito internet dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Tali segnalazioni sono utilizzate dall’Agenzia delle entrate e dal Corpo della guardia di finanza nell’ambito delle attività di analisi del rischio di evasione.”

Il consumatore quindi potrà segnalare gli esercenti che provano a “boicottare” la lotteria a partire dal 1° marzo 2021, contribuendo alla predisposizione delle liste di professionisti ed imprese a rischio evasione, nei confronti dei quali si concentreranno i controlli dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza.

Lotteria degli scontrini: gli esercenti hanno tempo fino al 1° aprile per adeguare l’RT

Se da un lato i clienti hanno il diritto di segnalare gli esercenti che ostacolano la loro partecipazione alla lotteria, dall’altro i commercianti hanno diritto a più tempo -considerato il periodo storico- per adeguarsi alle nuove regole.

In tal senso è intervenuto il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 23 dicembre 2020: gli esercenti hanno tempo fino al 1° aprile 2021 per adeguarsi al nuovo tracciato telematico (la versione 7.0 di giugno 2020) per l’invio dei dati dei corrispettivi giornalieri, usufruendo -se non l’hanno già fatto- del bonus RT.

Fino al 31 marzo 2021 sarà possibile trasmettere i dati con la versione attualmente in uso (la 6.0).

Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate ha stabilito la proroga di tre mesi per adeguare il proprio registratore telematico al nuovo tracciato per l’invio dei corrispettivi giornalieri, tenendo in debito conto le difficoltà legate all’attuale situazione emergenziale segnalate dalle associazioni di categoria.

Di conseguenza, cambiano anche i termini entro i quali i produttori possono dichiarare la conformità alle specifiche tecniche di un modello già approvato dall’Agenzia: la nuova scadenza è il 31 marzo 2021.

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