La legge di Bilancio non ha abbastanza fondi e il governo cerca soldi un po’ ovunque. Scartata l’ipotesi delle cassette di sicurezza, si parla di Lotto. Cosa cambia per i giocatori?
I soldi della manovra non ci sono e allora si prendono dal Lotto. Il governo Meloni è a caccia di soldi per la manovra e quindi per rispettare quelle promesse fatte in campagna elettorale e per le quali, dopo un anno di mandato, i cittadini chiedono riscontro.
Tra le diverse proposte, due puntano il faro sul Lotto. Di cosa si tratta, ma soprattutto cosa cambia per i giocatori?
In cerca di soldi per la manovra: l’asta per la concessione
Tra le diverse proposte per trovare fondi per la manovra di bilancio, è stata proposta l’assegnazione anticipata della concessione del gioco del Lotto, gestito da Igt. La società che gestisce il Superenalotto si è fatta avanti per partecipare alla gara per l’assegnazione del gioco del Lotto, in scadenza nel 2025.
I concorrenti in gara potrebbero essere più di due e la base d’asta si aggirerebbe tra gli 870 e i 900 milioni di euro. Si tratta di una somma non da poco, vicina al miliardo di euro, con il quale il governo Meloni potrebbe portarsi a casa qualche soddisfazione nella legge di Bilancio.
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Cosa prevede l’accordo e cosa potrebbe cambiare?
Il gruppo Igt ha pagato, 7 anni fa, 770 milioni di euro per la gestione del gioco del Lotto. Un ammontare di 110 milioni di euro all’anno allo Stato. L’accordo prevede che alla concessionaria spetti il 6% dell’ammontare del denaro giocato, come ricorda correttamente Panorama; questo significa che sulla spesa complessiva delle giocate, che lo scorso anno ammontavano a 8 miliardi di euro, il guadagno è stato di 480 milioni di euro. Una cifra rilevante a fronte di un investimento di soli 110 milioni di euro.
Il governo sta quindi pensando a diversi interventi. Il primo è anticipare l’asta al 2024, così da anticipare l’incasso del primo pagamento (che lo scorso anno ammontava a 110 milioni di euro appunto). La base d’asta inoltre potrebbe essere più ampia, garantendo una prima rata più conveniente allo scopo del governo di racimolare fondi per la manovra. Si potrebbero inoltre aggiungere i fondi stranieri, così da far crescere la base d’asta. Anche perché i guadagni annuali del Lotto (cioè le giocate) sono in aumento.
Ci sarebbe anche una seconda ipotesi: protagonista la concessione del gioco online, in scadenza nel 2024. Anche in questo caso l’idea è quella di fissare una base più alta per ogni singola concessione, tra i 6 e gli 8 milioni di euro.
Cosa cambia per i giocatori?
Cosa cambia per i giocatori? La risposta piacerà a chi si diverte a scommettere o ripone nella giocata qualche speranza di cambiare vita o di acquistare un bene necessario. Sì, perché per i giocatori potrebbe non cambiare nulla. Secondo alcuni fonti infatti non si ha intenzione di toccare il costo delle giocate e il tutto resterebbe legato all’asta anticipata e alla basa d’asta stessa più alta.
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