Chi è e quanto guadagna Marina Calderone, neo-ministra del Lavoro

Rosaria Imparato

21/10/2022

Marina Calderone è la nuova ministra del Lavoro nel governo guidato da Giorgia Meloni. Vediamo chi è e quanto guadagna.

Chi è e quanto guadagna Marina Calderone, neo-ministra del Lavoro

Il nome di Marina Calderone era tra quelli possibili alla guida del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e alla fine la scelta di Giorgia Meloni è ricaduta proprio su di lei. La neo-ministra del Lavoro da quasi due decenni è presidente del consiglio Nazionale dei Consulenti del lavoro.

Nel totoministri il nome di Calderoni è spuntato come tecnica a capo di un ministero molto importante e con un compito delicato: riformare il reddito di cittadinanza e far partire, per davvero, le politiche attive sul lavoro.

Chi è Marina Calderone: la sua biografia

Classe 1965, nata a Bonorva, ma cagliaritana d’adozione, Marina Calderone ha una laurea in Economia aziendale. In seguito, decide di perfezionare le sue competenze con un corso di Relazioni Industriali all’Università di Cagliari.

Dal 22 novembre 1994 è iscritta all’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Cagliari, di cui è diventata Presidente del Consiglio Nazionale nel 2005. Ha coperto diversi incarichi, tra cui Componente GEN ANCL Nazionale e Consigliere Nazionale ANCL.

Durante il primo governo di Giuseppe Conte, Calderone stava per diventare presidente dell’Inps, poi invece è stato fatto entrare nell’istituto di previdenza suo marito Rosario De Luca (anche lui è consulente del lavoro) come consigliere d’amministrazione. I due coniugi hanno fondato una Società Tra Professionisti chiamata Calderone&De Luca STP S.r.l., con cui svolgono l’attività di consulenza del lavoro nelle sedi di Roma, Cagliari e Reggio Calabria.

Diventando ministra del Lavoro Calderone in pratica andrà a vigilare sull’attività del marito, situazione abbastanza al limite del conflitto d’interesse.

In un’intervista al Tg2 Post di martedì 11 ottobre, Calderone ha invitato il futuro esecutivo a intervenire con immediatezza riducendo il cuneo fiscale e contributivo che pesa su imprese e lavoratori, e a investire sul dialogo con le parti sociali.

Quanto guadagna Marina Calderone, probabile ministra del Lavoro

Come ormai sappiamo bene dopo il susseguirsi di legislature italiane, i ministri possono essere sia parlamentari che tecnici. Dal punto di vista dello stipendio, questa distinzione cambia le cose. Nel 2013 uno dei primi atti dell’allora governo Letta fu quello di eliminare il doppio stipendio per un deputato o senatore che viene investito anche dell’incarico di guidare un dicastero. Quindi, i nuovi ministri del governo Meloni che sono anche parlamentari percepiscono soltanto lo stipendio da senatore o deputato, rispettivamente 14.634,89 e 13.971,35 euro al mese.

I ministri tecnici invece ricevono uno stipendio complessivo che è di 9.203,54 euro al mese. Dal luglio 2019 c’è una norma che prevede un taglio del 3,7% dei compensi, anche per i sottosegretari ma sempre solo quelli tecnici. Al netto il totale dovrebbe essere di circa 4.500 euro al mese per un ministro tecnico, visto che ci sono da considerare sul totale lordo anche le trattenute per la pensione e il fondo di credito.

In sostanza un ministro tecnico guadagna meno di un suo collega di governo che invece è deputato o senatore.

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