L’aumento dei contagi causato dalla sottovariante Omicron 5 ha fatto aprire una riflessione sull’obbligo delle mascherine e c’è già chi propone di ripristinarlo nei luoghi al chiuso per l’estate.
Nelle prossime ore arriverà una decisione definitiva sull’obbligo di mascherine Ffp2 sul luogo di lavoro, ma intanto la discussione va già avanti e c’è chi pone un’altra questione: il ritorno dei dispositivi di protezione individuale nei posti al chiuso. Se sui luoghi di lavoro nel privato sembra si vada verso una conferma della mascherina, più incerta la situazione su tutti gli altri posti al chiuso.
In seguito al boom di contagi, causato soprattutto dalla sottovariante Omicron 5, si fa largo l’ipotesi di un ritorno della mascherina sempre più esteso, come avveniva solamente pochi mesi fa. In particolare è l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, a formulare questa ipotesi chiedendo al governo di far tornare l’obbligo in tutta Italia.
Nel Lazio i contagi continuano ad aumentare, con oltre 20mila nuovi positivi negli ultimi due giorni. Per questo motivo, in vista delle vacanze estive, D’Amato ritiene che sia fondamentale provare a ridurre la circolazione del virus tornando all’obbligo di indossare le mascherine al chiuso. Ma cosa succederà e in quali casi potrebbe tornare l’obbligo?
Omicron 5, aumentano i contagi
L’aumento dei contagi non riguarda solo il Lazio, ma tutta l’Italia: nell’ultima giornata si sono registrati 94mila casi positivi, quasi il doppio rispetto allo stesso giorno della settimana precedente. Il rialzo dei contagi viene certificato anche dai dati della Fondazione Gimbe: l’aumento è stato del 50,4% in una settimana, con un incremento anche dei ricoveri ordinari (del 25%) e dell’occupazione dei posti letto in terapia intensiva (del 15%).
In media si sono registrati quasi 55mila casi al giorno. Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, chiede quindi di mantenere la mascherina nei locali al chiuso e anche all’esterno nei casi di assembramento, anche considerando l’aumento dei contagi da Omicron 5.
Tornano le mascherine al chiuso? Quando e dove
L’ipotesi di un ritorno della mascherina al chiuso viene avanzata dall’assessore del Lazio D’Amato in un’intervista al Messaggero: la proposta verrà presentata alla prossima Conferenza Stato-Regioni. Vorrebbe dire un ritorno delle mascherine al chiuso già in estate con l’obiettivo di evitare di “inficiare la stagione estiva”, come spiega D’Amato.
Secondo l’assessore, infatti, l’isolamento causato dalla positività al Covid (che dura mediamente otto giorni) può comportare assenze fondamentali per la sostenibilità del settore turistico. D’Amato chiede di prendere scelte nazionali e non locali, soprattutto in considerazione della stagione di spostamenti turistici in arrivo. Il ritorno delle mascherine potrebbe quindi valere in luoghi come bar, ristoranti, cinema, teatri e tutti i posti al chiuso in cui attualmente non vige più l’obbligo.
La proposta dell’assessore regionale del Lazio sembra trovare una risposta positiva anche tra alcuni esperti come Massimo Andreoni, direttore di Malaffie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma. Parlando al Messaggero torna a sottolineare come sia importante, in questa fase, indossare la mascherina negli ambienti chiusi.
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Mascherine al chiuso, cosa farà il governo?
La richiesta di D’Amato per il momento non è stata commentata dagli esponenti del governo e da chi dovrà prendere una decisione sul tema. Indicative sono, però, le dichiarazioni del sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, il quale sostiene che la mascherina non dovrebbe tornare neanche sui luoghi di lavoro.
Secondo Costa alla fine anche sul lavoro privato ci sarà solo una raccomandazione e non un obbligo, da lui ritenuto inopportuno. Viene facile pensare che questo stesso ragionamento possa essere portato avanti per tutti i luoghi al chiuso, escludendo un passo indietro del governo rispetto alle decisioni degli scorsi mesi sulle mascherine al chiuso, di fatto abolite.
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