Giuseppe Conte vorrebbe convincere Sergio Mattarella a farsi rieleggere al Colle, ma solo per un anno, permettendo così al prossimo Parlamento ridotto di votare di nuovo nel 2023: non sarà però facile convincere il Presidente ad accettare questo mini mandato bis.
Il 3 febbraio 2022 è ancora lontano, data in cui scadrà il mandato al Quirinale del Presidente Sergio Mattarella, ma già da tempo si rincorrono voci e strategie sulla sempre delicata corsa verso il Colle.
Questa volta c’è però un fattore in più: con la vittoria del Sì al referendum, gli italiani hanno stabilito che a partire dalla prossima legislatura, quella attuale finirà salvo crisi di governo nel 2023, ci saranno ben 345 parlamentari in meno.
Di conseguenza il prossimo Presidente della Repubblica sarà eletto da un Parlamento che appena un anno dopo vedrà rivoluzionata la sua struttura, con anche il numero dei delegati regionali che dovrà essere rivisto in maniera proporzionale al taglio di deputati e senatori.
C’è allora una pazza idea che starebbe circolando negli ambienti di Palazzo Chigi: convincere Sergio Mattarella ad accettare un secondo mandato ma solo per un anno, con il Parlamento nella sua nuova versione che così nel 2023 voterebbe di nuovo per eleggere il successivo Presidente della Repubblica.
Conte spinge per un Mattarella-bis?
A meno di crisi di governo nei prossimi mesi, questo Parlamento a febbraio 2022 dovrà eleggere il nuovo Presidente della Repubblica. Si deve ricordare che a luglio 2021 scatterà il semestre bianco, dove non è possibile sciogliere le Camere, quindi questa legislatura dovrà superare i prossimi mesi per arrivare a un anno dalla sua scadenza naturale del 2023.
Voci parlano di un Giuseppe Conte propenso a nuova candidatura di Sergio Mattarella per il Colle nel 2022, che però rimarrebbe in carica soltanto un anno per lasciare poi nel 2023 dopo che si saranno tenute le elezioni politiche.
Un po’ come fatto in precedenza da Giorgio Napolitano, per il Presidente si tratterebbe di un mandato bis a tempo, permettendo così che il Capo dello Stato successivo sia eletto con il nuovo format del Parlamento.
I più retroscenisti avanzano però un’altra motivazione che starebbe spingendo Giuseppe Conte a insistere in questa direzione: la possibilità magari nel 2023 di essere eletto lui stesso come Presidente della Repubblica.
Per farlo dovrebbe scendere in campo personalmente a livello politico alle prossime elezioni, da tempo si parla di un “partito di Conte”, per garantirsi un Parlamento favorevole a una sua elezione al Colle.
Non sarà comunque facile per due motivi: il centrodestra è al momento stando ai sondaggi avanti rispetto ai giallorossi, senza considerare che Sergio Mattarella è da sempre contrario a un suo secondo mandato.
Con una pandemia in corso, appare difficile immaginare al momento qualsiasi scenario eventuale per il 2022, visto che data la crisi sanitaria ed economica che sta attanagliando l’Italia come il resto del mondo, non è possibile fare progetti a lungo termine ma soltanto navigare a vista.
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