Ora che è uscito il tanto atteso elenco con i nomi dei commissari esterni della Maturità 2018, in molti si chiedono quanto guadagneranno. I compensi non sono uguali per tutti e variano a seconda del ruolo e della distanza dal posto di lavoro.
Maturità 2018: sono finalmente usciti i nomi dei commissari esterni che esamineranno i ragazzi durante gli esami.
Fin da gennaio infatti gli studenti e i professori erano a conoscenza soltanto di quali fossero le materie associate a un docente esterno ma ancora non conoscevano nel dettaglio i nomi.
Per inviare la domanda di partecipazione agli esami di Stato in qualità di commissari esterni gli insegnanti avevano tempo fino al 4 aprile: l’elenco completo di chi ce l’ha fatta è stato pubblicato sul portale del Ministero dell’Istruzione.
I commissari d’esame quest’anno saranno 12.691 per un totale di 25.256 classi coinvolte: per coloro che sono stati selezionati è arrivato il momento di capire quanto andranno a guadagnare in termini di stipendio e di rimborso spese.
Maturità 2018: compensi della commissione
Il decreto del 24 maggio 2007 e la nota del 2 luglio 2007 stabiliscono che “i docenti della commissione d’esame relativamente alla Maturità 2018 percepiscono un compenso legato al profilo e alla distanza”, specificando poi le cifre per ogni ruolo.
I compensi dei commissari esterni si dividono in 3 quadri diversi a cui corrispondono tre diverse retribuzioni:
- Presidente di commissione: compenso di 1.249 €
- Commissario esterno: 911 €
- Commissario interno: 399 €
Questo per quanto riguarda le quote di base a cui si aggiunge una quota per la distanza che intercorre tra la residenza e il comune in cui si svolgerà il servizio. I riferimenti per assegnare quest’ulteriore quota sono i seguenti:
- fino a 30 minuti: 171 €
- 31-60 minuti: 568 €
- 61-100 minuti: 908 €
- più di 100 minuti: 2.270 €
Quindi più ci si allontana dal luogo di servizio, più si guadagna e questo compenso andrà poi ovviamente aggiunto alla paga base assegnata per il ruolo svolto.
Sostituzione
Anche se i nomi sono ormai stati pubblicati ufficialmente non si può essere sicuri fino all’ultimo momento di chi ci si troverà davanti; infatti fino alla fine i docenti esterni della commissione d’esame potrebbero essere sostituiti, come da ordinanza del Miur, anche se questa eventualità dovrebbe rivelarsi molto rara.
Si parte infatti dal presupposto che alla commissione e al Presidente stesso non è concesso di rifiutare l’incarico; esistono però dei casi in cui le sostituzioni potrebbero essere accordate ma solo in casi di legittimo impedimento che andranno comunque accertati e documentati.
Esiste anche la possibilità che il Presidente o uno dei commissari debbano essere sostituiti a seguito delle prove scritte e che quindi gli studenti possano trovare davanti a loro in sede di esame orale un professore mai visto prima.
Casi particolari
La nota ministeriale del 23 giugno 2015 aggiunge inoltre che “gli esperti nominati per gli esami dei candidati con disabilità hanno diritto esclusivamente ad un unico compenso forfetario pari a euro 171,00”.
Nel caso invece di un commissario esterno a cui sia stata assegnata una sola classe quinta, il compenso sarà ridotto ma le spese relative alla trasferta verranno retribuite interamente.
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