Ormai mancano meno di due mesi alla prova di Maturità 2024. Ecco una guida completa sulle prove, perfetta per gli studenti che si domandano cosa accadrà.
È tempo per gli studenti di iniziare a pensare alla Maturità 2024.
Aprile ormai volge al termine, il che vuol dire che ormai manca poco più di un mese alla fine della scuola e per i corridoi gli studenti dell’ultimo anno - chi più chi meno - sono già alle prese con piani di studio serrati per arrivare preparati all’orale di maturità.
Come ogni anno, l’esame di maturità si terrà a giugno e se la Maturità 2023 aveva visto il ritorno dell’Esame di Stato alla normalità per il 2024 si conferma lo stesso impianto: l’esame si articolerà in due prove scritte o tre laddove sia richiesta anche la terza prova, e un colloquio orale davanti a una commissione composta da docenti interni ed esterni.
In vista dell’importante e tanto temuto Esame di Stato è bene che gli studenti non si facciano cogliere di sorpresa. Ecco, quindi, una guida facile e veloce da poter consultare su come si strutturerà l’Esame di Maturità. Di seguito tutto quello che serve sapere sull’ammissione, i crediti, le prove scritte e orali.
Maturità 2024, come funziona l’ammissione
A decidere l’ammissione o l’esclusione dall’esame di maturità è il Consiglio di classe che, durante gli scrutini di giugno, ha il compito di verificare che lo studente abbia tutti i requisiti necessari per accedere alle prove.
Per poter essere ammesso lo studente dovrà:
- avere il voto finale in ogni disciplina non inferiore a 6. In caso contrario il consiglio di classe potrà deliberare l’ammissione, ma solo con un’adeguata motivazione;
- avere il voto in condotta non inferiore a 6;
- non aver superato il numero massimo di ore di assenza, avendo frequentato almeno tre quarti del totale delle ore;
- aver preso parte alle prove Invalsi 2024, svoltesi tra il 1° e 27 marzo;
- aver completato le ore di alternanza scuola lavoro.
Inoltre, il Consiglio di classe avrà il compito di attribuire i crediti per gli anni del triennio, che saranno la base del voto di partenza. Riportiamo di seguito la tabella per l’attribuzione del credito scolastico:
Media dei voti | Fasce di credito III ANNO | Fasce di credito IV ANNO | Fasce di credito V ANNO |
M<6 | - | - | 7-8 |
M=6 | 7-8 | 8-9 | 9-10 |
6≤M≤7 | 8-9 | 9-10 | 10-11 |
7≤M≤8 | 9-10 | 10-11 | 11-12 |
8≤M≤9 | 10-11 | 11-12 | 13-14 |
9≤M≤10 | 11-12 | 12-13 | 14-15 |
Maturità 2024: il calendario delle prove
Come comunicato dal Ministero dell’Istruzione, gli esami di Maturità 2024 avranno inizio il 19 giugno dalle ore 8:30, con lo svolgimento della prima prova scritta, ossia la prova di italiano.
A seguire, la seconda prova si terrà il 20 giugno e, laddove sarà richiesto, la terza prova scritta si svolgerà il entro la settimana successiva. Dopodiché sarò la volta degli orali.
Le prove della Maturità 2024
Dall’anno scorso, l’Esame di Stato è ufficialmente tornato alla normalità e alle norme pre-Covid. Ciò vuol dire che, come l’anno scorso, l’esame si articolerà su due prove scritte, mentre è stata eliminata la famosa Terza prova o «quizzone».
Eppure, per le sezioni Esabac ed Esabac techno, sezioni di secondaria superiore italo-francese con opzione internazionale; per le scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta e della Provincia autonoma di Bolzano e per le scuole con lingua d’insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno/italiano del Friuli-Venezia Giulia sarà prevista anche una terza prova scritta, della quale ancora non sono state comunicate ancora le modalità di svolgimento.
In ogni caso è bene conoscere come si articoleranno le altre tre prove essenziali per conquistare il diploma di scuola secondaria.
La prima prova: lo scritto d’italiano
Per quanto sia spesso sottovalutata dagli alunni, la prima prova è il “bigliettino da visita” agli esami e al colloquio di Maturità. La prova, che sarà uguale per tutti i maturandi indipendentemente dall’indirizzo di studio, avrà luogo il terzo mercoledì di giugno e durerà massimo 6 ore, durante le quali gli studenti potranno aiutarsi solo con il vocabolario di italiano.
La prova accerta sia la padronanza della lingua, sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. I maturandi potranno scegliere tra tipologie e tematiche diverse. Il Ministero fornirà ben 7 tracce suddivise nelle tre tipologie:
- tipologia A: analisi del testo;
- tipologia B: testo argomentativo (o saggio breve);
- tipologia C: tema di attualità (o di “ordine generale”).
La seconda prova
La seconda prova riguarderà una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi; mentre per gli istituti professionali di nuovo ordinamento, la prova verterà su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo.
La seconda prova avrà anch’essa carattere nazionale e sarà quindi decisa dal Ministero dell’Istruzione che ha già definito le discipline per la seconda prova, mettendo a disposizione un apposito motore di ricerca. Se tutti gli studenti svolgeranno lo stesso giorno la terza prova, a cambiare, come anticipato, saranno le tracce in base all’ indirizzo di studi, nonché la durata della prova.
Il colloquio orale e il curriculum dello studente
L’orale è forse la prova più temuta dagli studenti, e avrà inizio il lunedì successivo alle prove scritte. La commissione sarà composta da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre commissari interni e tre esterni e non potrà sentire più di 5 studenti al giorno. Ma come si svolgerà esattamente il colloquio?
Stando a quanto spiegato dal Ministero, l’orale di maturità avrà inizio con uno spunto o argomento iniziale suggerito dalla Commissione stessa, dal quale lo studente dovrà strutturare una discussione multidisciplinare. Dopodiché si proseguirà con l’esposizione dell’esperienza di PCTO, ossia l’alternanza scuola lavoro, con le domande di Cittadinanza e Costituzione e con la correzione delle prove scritte.
La commissione dovrà inoltre tenere conto delle informazioni contenuti nel curriculum dello studente. Questo documento che raccoglie informazioni dettagliate sul percorso formativo del singolo alunno, evidenziando le capacità, le predisposizioni e competenze nelle diverse discipline, rivelandosi un valido strumento non solo per la valutazione della commissione, ma anche per l’orientamento accademico o lavorativo al termine del percorso scolastico.
All’interno del curriculum, lo studente potrà caricare nella sezione Capolavoro qualsiasi attività di cui si sente particolarmente fiero, dalle attività scolastiche ai laboratori, passando per attività sportive, attività di volontariato, progetti esterni alla scuola. Attività che raccontano lo studente a 360° e dalle quali la stessa Commissione potrebbe decidere di partire.
Maturità 2024: crediti e punteggi
Al termine di un percorso durato cinque anni è quanto mai normale che gli studenti desiderino veder premiato il proprio impegno nel percorso accademico con un bel voto finale, ma come si calcola?
Per non avere brutte sorprese è bene conoscere il sistema di valutazione e come verranno attribuiti i crediti. Il sistema resta quello valido per la Maturità 2023.
Il Consiglio di classe avrà il compito di attribuire durante il triennio il punteggio maturato negli anni con un massimo di 40 punti: 12 punti per il terzo anno, 14 per il quarto anno e 15 per il quinto anno.
Il voto finale dell’esame di Maturità 2023 sarà quindi il risultato dei crediti così suddivisi:
- massimo 40 punti per il credito scolastico;
- massimo 20 punti per la prima prova;
- massimo 20 punti per la seconda prova;
- massimo 20 punti per il colloquio.
La commissione potrà poi assegnare fino a 5 punti bonus per chi ne ha diritto. Il punteggio massimo sarà come ogni anno di 100 con la possibilità di lode.
In ogni caso, come ogni anno, l’invito di chi scrive è quello di non cedere a meccanismi tipici dell’iper-performatività, accentuata dalla scelta del Ministero di rinominarsi “ministero dell’Istruzione e del Merito”. Bisogna ricordare che questa “narrazione performativa” da anni non fa altro che gravare sulla salute mentale di molti studenti.
È importante trovare un buon equilibrio tra il desiderio di veder riconosciuto il proprio percorso e un sistema dell’errore positivo che non veda il “fallimento” come irreparabile o “qualcosa da temere”, bensì come l’occasione per poter rivoluzionare, in questo caso, il proprio metodo di studio, valutando un approccio positivo all’apprendimento e non al voto in sé. Ricordatevi: il voto non misura la persona, né il suo percorso di vita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA