Non cambiano i requisiti per essere ammessi all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione. Il ministero chiarisce la notizia degli ultimi giorni. La novità riguarda la condotta.
Il ministero dell’Istruzione e del Merito (Mim) smentisce le voci circa la modifica dei requisiti di ammissione alla Maturità 2025. Il dicastero parla di “bufala” diffusa a causa di una cattiva interpretazione della nota del 3 aprile che il Mim ha inviato alle scuole superiori di tutta Italia in merito agli esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione e che prenderanno il via il prossimo 18 giugno 2025 con la prova di italiano.
Una novità, come chiarisce il ministero in un comunicato pubblicato sul sito ufficiale del dicastero il 9 aprile, riguarda solo il voto di condotta. Il comportamento, infatti, se valutato non sufficiente dal consiglio di classe può determinare la non ammissione alla Maturità 2025. Anche con il sei bisogna sostenere un’ulteriore prova.
Maturità 2025: i requisiti di ammissione non cambiano
Scrive il ministero nel recente comunicato:
Si smentisce la «bufala» riportata da un quotidiano online circa un presunto dietro front del Ministro sui requisiti di ammissione all’esame di maturità. La nota che viene citata, del direttore generale degli ordinamenti scolastici, ricorda semplicemente alle scuole (a seguito di alcune richieste di chiarimento) che le nuove disposizioni introdotte con la legge n. 150/2024 riguardano solo l’incidenza del voto di condotta ai fini dell’ammissione all’esame di Stato e non i requisiti di ammissione relativi alle materie. Questi ultimi sono e restano disciplinati dal decreto legislativo 62/2017, non modificato per questa parte dalle nuove disposizioni. Una serena e obiettiva lettura della nota ministeriale avrebbe evitato inutili allarmismi.
Ma cosa recita la nota del 3 aprile che ha creato la falsa notizia sui requisiti di ammissione alla Maturità? Scriveva il ministero il 3 aprile a fronte delle richieste di chiarimento pervenute dalle scuole che “le disposizioni di cui alla legge 1° ottobre 2024, n. 150, di modifica dell’articolo 13 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, sono intervenute esclusivamente sulla tematica della valutazione del comportamento in relazione agli scrutini e all’esame di Stato, senza riguardare in alcun modo le previsioni relative alla valutazione delle discipline ai fini dell’ammissione all’esame di Stato.”
Il ministero ricordava anche i requisiti di ammissione alla Maturità 2025:
- una votazione non inferiore ai sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente;
- un voto di comportamento non inferiore a sei decimi.
Il Mim ricordava che soltanto in caso di votazione inferiore a sei in una disciplina o gruppo di discipline il consiglio di classe può deliberare l’ammissione alla Maturità del candidato opportunamente motivata.
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Maturità 2025: novità voto di condotta
Ma quali sono le novità che riguardano il voto di condotta per la Maturità 2025? L’ammissione all’esame di Stato, secondo la succitata legge 150/2024, è subordinata al voto di condotta che non deve essere inferiore al sei spettando sempre la decisione al consiglio di classe.
La stessa normativa stabilisce che in caso di voto di condotta pari a sei il candidato comunque ammesso alla Maturità 2025 debba presentare e trattare in sede di colloquio orale un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale.
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