Il Viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha sottolineato l’attenzione del Governo per le politiche della famiglia e le iniziative a contrasto della crisi demografica.
Intervenuto all’evento «Demografica. Popolazione, persone, natalità: Noi domani», organizzato dall’agenzia di stampa Adnkronos presso il Palazzo dell’Informazione, il Viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo ha sottolineato l’attenzione del Governo per le politiche della famiglia e le iniziative a contrasto della crisi demografica.
Supportato da un messaggio del premier Meloni - «il Governo ha messo la natalità e la famiglia al centro del suo impegno. E lo ha fatto con una visione di sistema, portando avanti un lavoro trasversale a tutti i Ministeri» - Maurizio Leo ha sottolineato che oltre ai provvedimenti adottati finora - dall’aumento dell’assegno unico alle norme sui mutui per i giovani - sono attualmente in cantiere nella delega fiscale l’inserimento della composizione del nucleo familiare e i costi sostenuti per la crescita dei figli.
A partire dall’elevazione dell’assegno unico nella Legge di Bilancio abbiamo sempre posto particolare attenzione sulla famiglia e lo faremo anche con la delega fiscale che sta facendo i suoi passi in Parlamento. Non abbasseremo la guardia su questo tema.
Nell’individuare i meccanismi di tutela più idonei a una riduzione del carico fiscale in base al numero dei figli, Maurizio Leo segnala che, seppur d’accordo nella sostanza all’introduzione del quoziente familiare, bisogna fare attenzione al profilo giuridico sottostante evitando la pronuncia della Corte Costituzionale.
La revisione della base imponibile Irpef punterà a tutelare il nucleo familiare sommando tutte le categorie reddituali per costruire la base imponibile. Per le coperture economiche che sono un elemento fondamentale per effettuare gli interventi, il Viceministro ha proseguito «stiamo facendo un rigoroso censimento delle tax expenditure e dei crediti d’imposta per ricavare le risorse necessarie e metterle a vantaggio delle famiglie. Nel 2022 hanno inciso per 36 miliardi di euro, ma stiamo facendo un’accurata selezione perché molti crediti d’imposta sono sicuramente da mantenere mentre altri possono essere eliminati».
A questo proposito, confermando l’aumento del tetto dei fringe benefit da 250 a 3000 euro e la detassazione di tredicesime, straordinari e premi per le fasce più deboli, Maurizio Leo ha anche evidenziato l’importanza di un coinvolgimento ai tavoli tecnici delle associazioni più rappresentative legate alla famiglia: una partecipazione che potrebbe garantire un importante contributo per il «fine tuning» delle riforme.
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