Per il viceministro Sileri, i medici che non si vaccinano “hanno sbagliato lavoro” e l’Ordine dovrebbe prendere provvedimenti. L’obbligatorietà del vaccino per il personale medico-sanitario è ancora in discussione.
Esiste una percentuale di medici, per fortuna esigua, contraria al vaccino anti-Covid, e che per questo rifiuterà la dose.
Sui medici no-vax si è espresso il viceministro alla Salute Sileri, secondo il quale chi è restio al vaccino per la Sars-CoV-2 “ha sbagliato lavoro” e, per questo, l’Ordine di appartenenza dovrebbe intervenire con provvedimenti e sanzioni.
I provvedimenti in questione potrebbero essere la radiazione dall’Ordine o il licenziamento dalla struttura sanitaria.
Soluzioni che, almeno per il momento, restano ipotesi, dato che il governo sembra propendere per la non obbligatorietà del vaccino.
Cosa rischia un medico che non si vaccina? Il parere del viceministro Sileri
Nonostante l’elaborazione del piano vaccinale da parte del Ministero della Salute, la somministrazione delle dosi non è obbligatoria, ma rimessa alla libertà dei singoli cittadini. Al momento non c’è alcun obbligo nemmeno per medici, infermieri ed OSS, coinvolti in prima linea nella lotta contro il virus.
Ma non tutti sono d’accordo. In un’intervista rilasciata a SKY TG24, Pierpaolo Sileri, viceministro alla Salute, auspica che l’Ordine dei medici intervenga nei confronti di chi si dichiara contrario alla somministrazione.
“Se dopo sei anni di studio più la specialistica arrivi alla conclusione che il vaccino non serve, hai sbagliato lavoro” e prosegue “se fosse per me auspicherei che l’Ordine prenda provvedimenti e sanzioni. È la mia opinione.”
Parere che, per ora, non rispecchia la linea di governo, indeciso se far prevalere la libertà di opinione oppure la salvaguardia della salute pubblica.
Medici no-vax, arrivano i primi provvedimenti disciplinari
Nonostante la non obbligatorietà, l’Ordine provinciale romano ha già avviato i primi procedimenti disciplinari nei confronti di alcuni medici della Capitale che si sono apertamente dichiarati contrari al vaccino.
Come riporta il Fatto Quotidiano, l’Ordine nazionale dei medici ha annunciato di essere pronto a radiare chi non si vaccinerà. Secondo le stime, sono 2 su 10 i camici bianchi no-vax che rischierebbero la radiazione.
Sandra Zampa: per medici e personale sanitario vaccino obbligatorio
Il viceministro Sileri non è il solo a ritenere che per chi lavora nelle strutture sanitarie il vaccino non dovrebbe essere una scelta. Anche il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa, è dello stesso parere.
Chi lavora nel settore pubblico - a scuola e negli ospedali - avrebbe una maggiore responsabilità nei confronti della salute dei cittadini.
Per questo il sottosegretario ha avanzato la proposta di rendere obbligatorio il vaccino contro il Covid per due categorie di dipendenti pubblici:
- medici, infermieri e tutto il personale sanitario;
- chi lavora nelle scuole, quindi insegnanti e personale ATA.
“Nel contratto di lavoro pubblico lo metterei come precondizione per l’assunzione”, le sue parole.
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