Mercati americani chiusi (oggi). Settimana all’insegna dell’inflazione in Europa, Italia e Giappone

David Pascucci

20 Febbraio 2023 - 13:09

Mercati americani chiusi nella giornata di oggi. Sul Forex possibile settimana di pausa dei movimenti direzionali.

Mercati americani chiusi (oggi). Settimana all’insegna dell’inflazione in Europa, Italia e Giappone

La scorsa settimana è stata una settimana dove abbiamo visto il test dei supporti da parte dei cambi contro dollaro, con l’unica eccezione del cambio UsdJpy. Nella giornata di oggi avremo i mercati americani chiusi, pertanto non attendiamo aumenti di volatilità o movimenti eccezionali, ma la settimana attuale è molto importante per via dei dati in uscita a livello globale. Mercoledì usciranno i dati sull’inflazione in Germania e in Italia mentre nella serata usciranno le minute del Fomc, quindi avremo una migliore visione circa l’evoluzione della politica monetaria della Federal Reserve.

Giornata interessante sarà quella di giovedì dove usciranno i dati sull’inflazione europea, attesa al ribasso e visto il lieve calo che abbiamo visto dell’inflazione in Usa, c’è il timore di vedere un dato al di sotto delle aspettative. Venerdì occhi puntati sull’inflazione in Giappone, vista al rialzo al 4,2%, quindi una situazione in netta controtendenza con quanto stiamo vedendo a livello globale.

In pratica, come detto diverse volte, il Giappone è “pericoloso” per i mercati in quanto è l’unica economia di rilevanza globale che è intervenuta direttamente sul Forex nell’ultimo trimestre del 2022 e che inizia a vedere delle difficoltà circa la sua politica di controllo della curva dei rendimenti, con un’inflazione al rialzo e un annunciato cambio di governatore il quale si ritroverà a gestire una situazione alquanto delicata. In questo contesto i mercati sembrano abbastanza calmi, dopo un inizio anno molto incentrato sulla ricerca del rischio, abbiamo ora uno stop di queste tendenza, probabile preludio a un ribasso importante che si attende per il 2023 e che potrebbe avvenire solamente quando i mercati azionari avranno definito delle aree di accumulo/distribuzione a livello tecnico.

Fomc, Inflazione in Europa e Giappone: i market mover della settimana

Oltre ai dati sull’inflazione in Germania e in Italia previsti in uscita questo mercoledì insieme alle minute del Fomc, abbiamo i dati sull’inflazione in Europa e in Giappone. Sicuramente il primo driver di mercato sarà proprio l’uscita delle minute del Fomc che di base si prevedono molto accomodanti per una politica di proseguimento di rialzo dei tassi proprio per via del mercato del lavoro che risulta ancora molto tonico e che necessita di un rallentamento proprio per consentire all’inflazione di scendere ed evitare ulteriori aumenti dei tassi di interesse.

Abbiamo poi i dati sull’inflazione europea che sono previsti in calo all’8,6% contro il 9,2% del dato precedente, in sostanza un calo dello 0,6%. Bisogna stare molto attenti a questo dato visto che l’inflazione in Usa è scesa meno delle aspettative, un campanello di allarme vista la tendenza globale dell’inflazione. In merito a ciò dobbiamo comunque sottolineare che l’economia europea e l’economia americana sono ancora diverse, pertanto non è detto che l’Europa veda un calo dell’inflazione al di sotto delle aspettative anche perché la diminuzione del livello dei prezzi è iniziato dopo rispetto a quello americano.

Venerdì invece sarà la volta del Giappone che si trova in una situazione palesemente delicata. A livello globale si mira a far scendere l’inflazione mentre in Giappone l’inflazione continua a salire e le stime vedono un’inflazione salire dal 4% al 4,2%, un aumento dello 0,2% che comunque peserebbe sulla politica monetaria di controllo della curva dei rendimenti, una politica strettamente collegata al debito interno del paese che vede un rapporto debito/pil molto alto, oltre il 260%. Oltre il 50% del debito giapponese è comunque in mano alla BoJ, pertanto le mosse di quest’ultima saranno decisive per l’andamento futuro del mercato finanziario globale. Mentre tutti guardano l’inflazione in occidente, nessuno sembra guardare ciò che succede in Giappone.

Situazione tecnica generale

Con tutti questi market mover abbiamo due possibilità tecniche: consolidare l’attuale lateralità sui cambi, oppure vedere forti movimenti direzionali. In questo contesto è giusto analizzare quanto sta succedendo su base settimanale per capire meglio come si stanno muovendo i principali cambi. Partendo da EurUsd possiamo dire che il mercato sta testando dei minimi importanti tra 1,0620 e 1,0680, livelli importantissimi ritestare di nuovo i massimi in area 1,08. Per quanto riguarda GbpUsd la forchetta dei prezzi è più ampia e copre circa una figura, tra 1,19 e 1,20 per andare a ritestare i massimi a 1,24. Attenzione, sono parecchi giorni che il mercato sta testando questi livelli, pertanto bisognerà stare molto attenti all’uscita dei dati di cui abbiamo parlato prima.

Per quanto riguarda UsdJpy, abbiamo superato i massimi mensili nella scorsa settimana, pertanto è probabile vedere un ritracciamento all’interno del range della scorsa settimana. In pratica potremmo vedere dei rimbalzi in corrispondenza dell’uscita dei dati di cui sopra, di conseguenza questa settimana si configura come una settimana dove si potrebbe confermare lo stop dei trend visti nelle ultime settimane, in pratica un vero e proprio momento di pausa dopo le lunghe corse viste nelle scorse settimane.

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