Mercati incerti, con l’Asia che crolla. La guerra in Medio Oriente sullo sfondo, la crisi immobiliare cinese, l’attesa per le trimestrali e per le banche centrali suggeriscono prudenza.
Non c’è tregua sui mercati e la settimana inizia con il tonfo delle azioni asiatiche.
Gli indici in Asia hanno toccato i minimi di un anno, mentre il rischio di un conflitto più ampio in Medio Oriente continua a offuscare il sentiment, in una settimana carica di dati su crescita e inflazione negli Stati Uniti, nonché sugli utili di alcune delle più importanti società tecnologiche. In più, la Bce si incontra per la nuova decisione sui tassi di interesse. C’è molta attesa, considerando lo scenario precario, soprattutto per le stime di crescita dell’Eurozona.
In questo contesto complesso e incerto, oggi i mercati sono dominati dal calo dell’oro e del petrolio greggio così come i titoli del Tesoro, mentre i futures sulle azioni statunitensi stanno salendo.
Cosa monitorare oggi sui mercati e perché gli investitori restano sotto pressione.
Mercati all’insegna dell’incertezza. Crolla l’Asia
Con la piazza di Hong Kong chiusa, l’Asia sta archiviando la seduta in profondo rosso. In Cina, Shenzhen e Shanghai perdono rispettivamente l’1,41% e l’1,23%. L’indice blue chip cinese (.CSI300) ha perso lo 0,6% toccando il livello più basso dall’inizio del 2019.
Il Nikkei giapponese ha ceduto lo 0,8%.
I futures EUROSTOXX 50 e FTSE sono rimasti stabili. Sia i futures S&P 500 che i futures Nasdaq hanno guadagnato, sostenuti dalla speranza che l’ondata di rapporti sugli utili di questa settimana possa fornire un po’ di supporto.
Mega cap come Microsoft, Alphabet, Amazon e Meta Platforms sono sotto i riflettori per la pubblicazione dei conti trimestrali. Anche IBM e Intel annunceranno le loro performance del trimestre.
In Asia, i titoli cinesi hanno trascinato ulteriormente in rosso il mercato azionario asiatico in generale. I problemi del settore immobiliare sono persistiti e la fiducia ha subito un duro colpo dopo che Pechino ha avviato una serie di indagini su Foxconn Technology Group, il partner più importante di Apple Inc. che vanta un’importante presenza in Cina.
Il petrolio è scivolato sotto gli 87 dollari al barile, mentre l’oro è sceso dal massimo di cinque mesi a circa 1.970 dollari l’oncia con Israele che ha tenuto a bada la sua offensiva di terra a Gaza nel tentativo di garantire il rilascio di altri ostaggi.
La prudenza è d’obbligo. I mercati stanno iniziando a recuperare parte della corsa verso i beni rifugio della scorsa settimana dopo che Hamas ha rilasciato due ostaggi statunitensi e gli aiuti hanno iniziato ad arrivare attraverso il confine tra Egitto e Gaza nel fine settimana. Tuttavia, Israele ha intensificato i raid aerei su Gaza in preparazione della “prossima fase” del conflitto con Hamas, avvertendo anche che Hezbollah rischia di trascinare il Libano in una guerra regionale più ampia.
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