Una settimana senza dati di assoluto rilievo tranne l’inflazione Usa che è prevista in calo.
Quella attuale è la settimana dell’inflazione Usa, prevista in calo dello 0,3% rispetto al dato precedente. L’ultimo dato vedeva un 6,5% su base annuale e il sentiment per domani è per il 6,2%, un lieve calo che proseguirebbe il trend ribassista di questo dato partito a giugno del 2022. L’indomani sarà il turno dell’inflazione in Uk, dato ancora superiore al 10%, precisamente al 10,5% e anch’esso previsto in calo di uno 0,3% al 10,2%.
Stamani è uscito il dato dell’inflazione svizzera, un dato in forte rialzo rispetto alle aspettative che vedevano un’inflazione in aumento dello 0,1% al 2,9% contro il 2,8% del dato precedente, dato uscito al 3,3%, un aumento veramente considerevole rispetto al consensus.
In sostanza, questa è la settimana dell’inflazione condita da altri dati come il cambiamento dell’occupazione e il Pil in Europa. Mercoledì sarà il turno delle vendite al dettaglio e venerdì sarà il turno delle richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione. I dati in uscita sono market mover, pertanto domani potremmo aspettarci dei movimenti interessanti, soprattutto sul mercato valutario che al momento si prospetta molto interessante dal punto di vista tecnico viste le inversioni alle quali abbiamo assistito nel corso della scorsa settimana. In questo articolo vediamo quindi come si potrà muovere il mercato con una overview tecnica che abbraccia anche i grafici a più ampio timeframe.
Attesa per i dati Usa
Dati market mover che potrebbero portare una certa volatilità sui mercati, sia azionari che valutari. In questo contesto, dove vediamo un’inflazione attesa al ribasso per gli Usa, abbiamo dei mercati valutari che hanno comprato e stanno comprando dollari in prospettiva di ulteriori aumenti dei tassi di interesse in linea con quanto detto da Jerome Powell negli ultimi interventi pubblici. Finché l’inflazione non scenderà all’interno dei target previsti, la Fed aumenterà i tassi e questo è ciò che il mercato sta facendo al momento.
Questo fattore, unito a un tasso di disoccupazione che stenta a salire, anzi, conferma ulteriori minimi, porta i mercati azionari a salire ulteriormente in linea con quanto previsto nelle nostre analisi a fine 2022 dove era previsto un primo trimestre positivo per i mercati azionari. In questo momento ci troviamo su dei massimi interessanti con una dinamica dei prezzi di breve periodo ancora incentrata sui rialzi.
Nell’ultima settimana abbiamo visto uno stop del movimento rialzista fortissimo che abbiamo visto nel corso delle ultime settimane ma di base la dinamica dei prezzi rimane rialzista su base mensile. Questo vuol dire che molto probabilmente i massimi visti nel mese di febbraio, per lo meno quelli visti fino a ora, potrebbero essere ritoccati anche nel mese di marzo senza escludere anche il mese di aprile.
Ci troviamo quindi all’interno di un trend di inversione conseguente alle forti discese dello scorso anno, una sorta di movimento di rimbalzo di lungo periodo che servirebbe ai mercati per aggiustare i prezzi per un nuovo ribasso nel corso dei prossimi mesi, vista anche la dinamica dei tassi di interesse visti al rialzo e che potrebbero rimanere alti fino a che non vedremo un’inflazione in discesa con un tasso di disoccupazione in salita.
Il vero minimo di mercato lo potremmo vedere solo ed esclusivamente quando il tasso di disoccupazione vedrà un suo massimo di lungo periodo, così come dimostrato dall’andamento dello stesso in relazione al Nasdaq negli ultimi 30 anni. Il mercato attende quindi i dati sull’inflazione e ciò porterà a un aumento della volatilità senza sconvolgere questa dinamica di recupero nel breve periodo.
Situazione tecnica
Sul Forex vediamo delle dinamiche di inversione al ribasso per EurUsd e GbpUsd su base settimanale anche se su base mensile la situazione appare ancora rialzista. Questo vuol dire che su questi cambi stiamo vedendo dei ritracciamenti e dei movimenti di preparazione per un’inversione al ribasso che potrebbe riportare le quotazioni su livelli minimi di lungo periodo utili per un’inversione definitiva al rialzo.
In sostanza, quello che stiamo vedendo è un movimento di ritracciamento di medio periodo, ossia un primo movimento di vendita sui massimi che in caso verrebbe confermato solamente nel mese di marzo. In pratica, EurUsd potrebbe ritornare sopra 1,0750 mentre GbpUsd potrebbe tornare sopra 1,21 tra oggi e domani. UsdJpy sembra confermare la dinamica di inversione al rialzo anche se non si esclude un ritorno verso i 130. Per quanto riguarda il mercato azionario vediamo dei movimenti di ritracciamento su Nasdaq anche se ancora non abbiamo raggiunto i target dei 12900, livello sfiorato durante la scorsa settimana e che potrebbe essere tranquillamente ritestato nel corso della settimana.
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