I mercati attendono l’apertura del cash equity Usa e i dati relativi a inflazione in arrivo nei prossimi giorni.
I mercati sono ancora in fase di test continui in cerca di una direzionalità e di movimenti di inversione che possano aumentare le oscillazioni di mercato nel breve periodo. Al momento vediamo sul Forex dei movimenti che sono apparentemente discordanti tra loro, soprattutto lato europeo con la sterlina che stamani ha accelerato al rialzo in modo molto forte conseguendo un movimento di circa una figura verso l’alto, movimento che non è stato accompagnato dalle altre due majors di rilievo al momento, ossia EurUsd e UsdJpy.
Mentre GbpUsd ha allungato al rialzo configurando un’ottima impostazione rialzista che al momento potrebbe sembrare dubbia per il resto della giornata, EurUsd ha tentato un’accelerazione al rialzo alquanto timida andando a testare dei massimi per poi scendere ancora al test dei minimi, test che sta durando tutta la mattinata e che non è detto possa reggere per il resto della giornata, soprattutto dopo l’apertura del cash americano, altro evento atteso vista la chiusura delle negoziazioni nella giornata di ieri. Al momento quindi troviamo un mercato fortemente improntato a proseguire i trend di ieri.
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Inflazione Europa e Minute del Fomc in arrivo
I dati sull’inflazione sono sicuramente molto importanti ma risultano ancora più importanti, almeno per il momento, i dati relativi alle minute del Fomc. Osservando il Fed Watch Tool, ossia lo strumento costruito dal Cme per misurare le probabilità di un rialzo dei tassi in base a un sondaggio condotto su operatori professionali, sembra che le probabilità di un aumento dei tassi dello 0,5% siano addirittura raddoppiate nel giro di pochi giorni portandosi al 20% dal 10% di qualche giorno fa.
Ricordiamo in merito che la prossima riunione di politica monetaria della Fed ci sarà il 22 marzo, pertanto le minute del Fomc di domani potrebbero anticipare quanto la Fed potrebbe fare nel corso della prossima riunione. Vista la situazione dell’inflazione e del tasso di disoccupazione, molto probabilmente potremmo vedere ancora per poco dei mercati azionari rialzisti e un’eventuale inversione potrebbe essere decisiva anche per il mercato valutario che ha visto un forte aggiustamento delle quotazioni dovute a squilibri importanti su base macroeconomica dovute al forte apprezzamento del dollaro nei confronti di tutte le majors, evento che ha portato alcune banche centrali a intervenire sul mercato.
In questo contesto di pace apparente, dobbiamo iniziare a considerare alcuni fattori come il tasso di disoccupazione, cosa già detta in precedenza, in quanto sembra essere il driver di mercato per i prossimi mesi, a patto che rientri l’allarme inflazione con qualche intervento mirato da parte della Federal Reserve. Dopo le minute del Fomc sarà il momento dell’inflazione, prima in Europa poi in Giappone, il tutto a cavallo tra giovedì e venerdì, giornate in cui probabilmente potremmo vedere aumenti della volatilità senza però vedere movimenti direzionali di rilievo che possano sconvolgere l’andamento del mercato. Forse l’inflazione in Giappone potrebbe essere un driver eccellente per qualche movimento direzionale, a patto che il cambio UsdJpy raggiunga dei nuovi massimi settimanali oltre area 135 nel corso di questi primi giorni della settimana.
Il Forex oggi
Mercati in fase di preparazione per movimenti di più ampio respiro, questo è palese e lo vediamo già dall’andamento della sterlina. Oggi il cambio GbpUsd ha effettivamente invertito la sua rotta e sembra voler proseguire con un rialzo con l’arrivo in area 1,21. In questo contesto, dove si attendono movimenti forti per domani, non si esclude un retest di area 1,2050 visto che il cambio EurUsd sembra ancora improntato al ribasso e il cambio UsdJpy sembra invece voler proseguire il suo trend al rialzo andando a testare area 135 per la seconda volta negli ultimi giorni.
Al momento quindi vediamo dei mercati che vogliono ancora comprare dollari nel breve e che potrebbero vedere un’occasione di scarico reale in corrispondenza dell’uscita dei dati macro di cui abbiamo parlato prima, ossia le minute del Fomc e l’uscita dei dati sull’inflazione.
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