I mercati si apprestano a chiudere il mese di novembre mentre c’è attesa per il dato sull’inflazione europea.
I mercati hanno oramai intrapreso un sentiero di propensione al rischio con conseguente vendita di dollari sul mercato valutario, una situazione che potevamo attenderci già dalla fine dell’estate. In questa condizione però c’è il market mover dell’inflazione e domani sarà il turno dei dati provenienti dall’Europa.
Questo dato che dovrebbe fare da driver, potrebbe influire sull’andamento del mercato valutario, soprattutto per via del fatto che ci troviamo su delle resistenze importanti sia per il breve che per il lungo periodo. In questo caso potremmo quindi aspettarci un aumento di volatilità proprio in corrispondenza dell’uscita dei dati di domani che potrebbero rivelare qualche sorpresa per il mercato europeo e non solo.
Il dato è previsto al ribasso rispetto al precedente ma, vista la situazione in cui si trova l’Europa, ossia con un lag temporale ancora da colmare tra tassi di interesse e trasmissione di questi ultimi sull’inflazione, potremmo anche aspettarci un dato addirittura superiore a quello attuale che si trova al 10,6% anno su anno.
Aspettative sull’inflazione di domani
Mentre negli Usa vediamo già una diminuzione dell’inflazione a partire dal mese di luglio, in Europa vediamo invece ancora un dato sull’inflazione che stenta effettivamente a scendere, la medesima condizione la troviamo in Uk. Una forte componente dell’attuale inflazione è data dal costo dell’energia che pesa per oltre il 30% sul risultato finale dell’inflazione, difatti possiamo basarci sul dato dell’Inflazione Core, ossia quella al netto dei prezzi del cibo e dell’energia, per renderci conto di quanto siano differenti i due dati.
L’inflazione Core di domani è prevista al 5% mentre il tasso di inflazione è previsto al 10,4%, consensus in diminuzione rispetto al dato attuale del 10,6%. Molto probabilmente su questo lieve calo potrebbe pesare la forte diminuzione del costo del Gas Ttf quotato ad Amsterdam, sceso da area 350€ ai 125€ attuali, un calo oltre il 50%. Questo forte calo potrebbe influire positivamente sull’andamento dell’inflazione che è rimasta molto alta per parecchio tempo in Europa (anche in Uk).
Come si sta comportando EurUsd
EurUsd si trova in un’area di resistenza storica, l’area compresa tra 1,0350 e 1,0530. La conformazione tecnica che possiamo vedere sul grafico giornaliero in allegato sembra essere ribassista nel breve, pertanto potremmo aspettarci un proseguimento di questa dinamica anche nella giornata di domani. Questo è ovviamente in via del tutto ipotetica, visto che potremmo farci un’idea di ciò che potrà succedere domani solamente nella chiusura della giornata di oggi quando i grafici giornalieri avranno battuto l’ultimo prezzo e chiuso le conformazioni grafiche utili per identificare livelli importanti per la giornata di domani. In questo caso possiamo dire che i livelli più importanti che EurUsd ha testato maggiormente in questi ultimi giorni di negoziazione sono i livelli di 1,04-1,0450 in corrispondenza dei minimi storici di lungo periodo che dovrebbero fare da resistenza al movimento rialzista attuale.
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Cosa aspettarsi nella giornata di domani
Alle 11 uscirà il dato, pertanto potremmo aspettarci una mattinata inizialmente cauta. Solamente in corrispondenza dell’uscita del dato potremmo vedere un aumento della volatilità e probabilmente l’inizio di una direzionalità in linea con quanto visto sui grafici a time frame più lunghi come i grafici settimanali.
Abbiamo già visto come sul Forex e sui mercati azionari ci troviamo in aree di resistenza di lungo periodo e il dato di domani potrebbe essere già un’ottima scusa per iniziare dei movimenti che potrebbero essere interessanti per rivedere dei livelli che risultano utili qualora si dovesse manifestare un ulteriore rialzo per i prossimi mesi, un probabile ultimo rialzo prima di un crollo che potrebbe esserci nel 2023 in corrispondenza di una recessione tecnica che viene letteralmente guidata e controllata dalle banche centrali. Se la recessione in arrivo sarà guidata e controllata con la stessa attenzione con cui è stato controllato il processo di accelerazione dell’inflazione, allora potremmo aspettarci un crollo dei mercati con alte probabilità.
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