Il 2019 sarà l’anno dei mercati emergenti: una buona opportunità per il portafogli?
Il 2019 potrebbe rivelarsi l’anno dei mercati emergenti.
Ne sono convinti diversi esperti ed analisti che hanno osservato con attenzione le difficoltà attraversate dalle citate economie nel corso del 2018.
Nei 12 mesi da poco archiviati le debolezze economiche particolarmente evidenti in Argentina e in Turchia, e il restringimento monetario della Fed hanno determinato un vero e proprio sell off sul valutario dei mercati emergenti, che tuttavia hanno sofferto importanti perdite anche sul fronte azionario.
L’aumento dei tassi di interesse negli USA ha reso più difficile ripagare i propri debiti in dollari e ha messo in ginocchio diversi EM. Qualcosa, però, è già cambiato, e i prossimi mesi potrebbero rivelarsi particolarmente positivi per le economie citate.
Il 2019 l’anno dei mercati emergenti: i motivi
Per Mary Nicola, strategist di Eastspring Investments, nel 2019 i mercati emergenti beneficeranno di numerosi venti favorevoli tra cui la nuova e più prudente politica monetaria della Federal Reserve.
D’altronde, ha affermato l’esperta, le difficoltà attraversate dagli EM nel corso del 2018 hanno trovato ragion d’essere nell’aumento dei tassi di interesse messo in atto dalla Fed, che ha rivisto il dato di riferimento ben 4 volte negli ultimi 12 mesi.
“Ora che gli incrementi del costo del denaro sono stati messi da parte per un po’, e ora che la banca centrale può permettersi di essere più paziente, le condizioni di finanziamento dei mercati emergenti non saranno così ristrette come lo sono state fino ad oggi.”
Per Nicola, non è da escludere la possibilità che gli EM, ad oggi piuttosto economici, daranno vita ad un rally “decente”.
Tra le valute preferite dall’analista sicuramente quelle di mercati emergenti caratterizzati da robusti fondamentali, come la rupia indonesiana, la lira turca e il rublo russo.
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