Mercati globali: gli 8 grandi temi del 2020

Mattia Prando

30 Novembre 2019 - 12:55

Il 2020 si prospetta come un anno ricco di fattori da tenere sotto controllo. Zehrid Osmani, Head of Global Long-Term Uncostrained di Martin Currie (gruppo Legg Mason) evidenzia 8 temi chiave per il prossimo anno.

Mercati globali: gli 8 grandi temi del 2020

A poco più di un mese dalla fine del 2019, si possono tirare alcune somme. Quello oramai al termine si sta dimostrando un anno fortemente positivo per i mercati azionari globali, a dispetto dei numerosi fattori di incertezza che non si sono ancora dissipati. Ne sono esempi la guerra commerciale, i timori per un rallentamento economico, la Brexit e la rivolta ad Hong Kong.

Questi nodi verranno ragionevolmente portati all’anno prossimo: in tale quadro, Zehrid Osmani, Head of Global Long-Term Uncostrained di Martin Currie (gruppo Legg Mason) evidenzia 8 temi chiave per il 2020.

L’evoluzione più veloce del mondo

Secondo l’esperto, la velocità di evoluzione della tecnologia sarà sempre maggiore grazie alle modalità di accesso al capitale di finanziamento più semplice. In questo contesto, è salito il rischio di disruption per aziende singole e interi comparti, dove i nuovi player riescono ad entrare nei diversi mercati di riferimento in tempi sempre più brevi.

“A nostro avviso, questo è dovuto a molti fattori, in particolare una maggiore facilità di accesso alle informazioni che permette la diffusione della creatività e quindi delle innovazioni”, dichiara Osmani.

Per l’Head of Global Long-Term Uncostrained di Martin Currie, i settori più sfidanti sotto questi temini sono quello dei trasporti, dell’energia, dei servizi pubblici, finanziario e quello tecnologico.

Le elezioni presidenziali in Usa

Uno dei focus principali saranno le elezioni presidenziali statunitensi. Currie evidenzia come i titoli di società appartenenti ai settori ciclici, finanziari e sanitari potranno essere preda della volatilità a causa delle varie politiche economiche dei candidati alla Casa Bianca.

“Non ci sono certezze, ma ci sono altre questioni da prendere in considerazione, come la possibilità che l’attuale amministrazione spinga nella direzione di misure economiche e/o commerciali in vista dell’appuntamento elettorale”.

Le incertezze sul fronte della Brexit

Un altro elemento da tenere in considerazione è l’incertezza per la Brexit e per le elezioni generali inglesi. Il partito laburista chiede un nuovo referendum nel Paese, mentre i liberal-democratici chiedono un’inversione del processo.

La cyber security

Per Zehrid Osmani, il prossimo sarà un anno di grande attenzione relativamente alle questioni della cyber security. In questo quadro, le aziende dovrebbero continuare a far crescere le spese per la sicurezza informatica. Oltre a ciò, l’esperto prevede un incremento degli attacchi informatici.

La pressione inflazionistica

Secondo Osmani, nel 2020 le pressioni inflazionistiche aumenteranno in maniera limitata a livello globale. Per quanto concerne l’inflazione salariale, questa avrà diverse difficoltà ad incrementare in maniera sostanziale, a causa delle pressioni deflazionistiche per l’innovazione e per le pressioni concorrenziali dei mercati emergenti. In questo quadro, a rallentare la dinamica di incremento dell’inflazione è anche il rallentamento della crescita economica. “Riteniamo che questo tema possa essere ricorrente per molti anni”.

La situazione economica cinese

Uno dei temi più importanti da tenere sotto controlla sarà la possibilità di una brusca frenata dell’economia del Dragone. Osmani sostiene come questa possibltà sia remota, in quanto il Paese ha un ampio numero di strumenti per evitare il cosiddetto “hard-landing”. Sempre con riferimento alla Cina, si deve considerare che il problema maggiore è quello elativo alle dinamiche geopolitiche con gli Stati Uniti.

Le politiche monetarie

Per quanto concerne le politiche monetarie delle Banche centrali, queste dovrebbero restare accomodanti e data-dependent, fornendo sostegno al mercato. “Oltre al supporto che forniranno le politiche monetarie accomodanti, è necessario discutere di come siano diventati bassi i tassi di interesse, di quanto possano scendere e delle ripercussioni che possono essere determinate da periodi prolungati di tassi negativi, in termini di asset rischiosi e intenzioni di risparmio. Oltre a ciò, è necessario affrontare il fatto che le pressioni inflazionistiche sono basse e che le correnti deflazionistiche sottostanti sono forti”, dichiara Osmani.

La crescita economica

Per quanto concerne il capitolo della crescita economica, molto dipenderà dall’allentarsi o dall’inasprirsi delle tensioni economiche tra Usa e Cina. Anche se nel 2020 l’Head of Global Long-Term Uncostrained di Martin Currie ritiene che la crescita dovrebbe rimanere stabile, si dovrà fare attenzione al dibattito sul rischio di una recessione, in quanto ci si trova alla fine di un lungo ciclo economico. “In tal senso il nostro punto di vista rimane lo stesso: dovremmo discutere sulla gravità e la durata di una possibile recessione piuttosto che del rischio della stessa”, chiosa l’esperto.

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