Mercati in tempesta oggi. Crollano le azioni, rendimenti bond al top

Violetta Silvestri

19/10/2023

Mercati travolti dal clima di incertezza che domina tutti gli asset: dalle azioni, che crollano, alle obbligazioni in svendita fino al prezzo del petrolio osservato speciale, c’è grande tensione.

Mercati in tempesta oggi. Crollano le azioni, rendimenti bond al top

Turbolenze sui mercati oggi, con le azioni che sprofondano in Asia e i rendimenti obbligazionari negli Usa di nuovo sui massimi ultra decennali.

Il sentiment è negativo e la svendita delle azioni asiatiche si è aggravata, mentre gli investitori restano molto preoccupati per l’impennata dei rendimenti dei Treasury e per l’escalation delle tensioni in Medio Oriente.

L’avversione al rischio prevale in un contesto di alta tensione e di forte incertezza. Con la guerra in Israele che comincia a infiammare i Paesi vicini e la riunione Fed che tra due settimane potrebbe decidere per un altro rialzo dei tassi, il clima nei mercati è poco rassicurante.

Gli investitori hanno cercato asset più sicuri, mantenendo i prezzi dell’oro vicino ai picchi di due mesi e il dollaro fermo, ma su livelli elevati. Il più ampio indice MSCI delle azioni dell’area Asia-Pacifico al di fuori del Giappone è ​​sceso dell’1,42%. Il prezzo del petrolio è sceso dopo il rally di ieri su provocazioni iraniane.

Azioni in rosso, rendimenti in aumento: è terremoto sui mercati

La seduta asiatica si avvia alla chiusura all’insegna di profonde perdite. In Cina, lo Shenzhen e lo Shanghai sono in calo rispettivamente di 1,39% e 1,23%. L’Hang Seng di Hong Kong sta affondando di oltre il 2% e anche il Nikkei giapponese ha archiviato in rosso, a -1,89%.

Le preoccupazioni degli investitori sui rischi geopolitici dopo l’ampliamento del divieto di esportazione di chip dagli Stati Uniti hanno gettato un’ombra sui titoli cinesi, nonostante alcune buone notizie provenienti da una raffica di dati di mercoledì che hanno sottolineato che il dragone stava mostrando segni di stabilizzazione.

Il settore immobiliare cinese, comunque, continua a mantenere nervosi gli investitori.

Gli obbligazionisti di Country Garden stanno cercando colloqui urgenti con la società e i suoi consulenti dopo che lo sviluppatore immobiliare in difficoltà ha mancato il rimborso di una cedola di 15 milioni di dollari, mettendolo a rischio di default, secondo informazioni di Reuters.

Intanto, non si ferma la corsa dei rendimenti obbligazionari. Il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni è aumentato di 6,4 punti base al 4,966%, toccando il livello più alto dalla metà del 2007. L’ampia svendita dei bond decennali Usa sta scontando il messaggio della Federal Reserve secondo cui i tassi di interesse potrebbero rimanere più alti più a lungo. I rendimenti aumentano quando i prezzi delle obbligazioni scendono.

Sul fronte materie prime, i prezzi del petrolio sono diminuiti dopo che l’OPEC non ha mostrato segni di sostegno alla richiesta dell’Iran di un embargo petrolifero su Israele e mentre gli Stati Uniti intendono allentare le sanzioni sul Venezuela per consentire a più petrolio di fluire a livello globale.

I prezzi del petrolio erano saliti del 2% nella sessione precedente a causa delle preoccupazioni per le interruzioni delle forniture globali.

Sullo sfondo, la guerra in Israele rimane la grande preoccupazione di instabilità del momento. “La situazione attuale è piuttosto confusa e incerta. Se il conflitto rimane limitato a Israele, sarà terribile, ma i mercati impareranno a conviverci, come hanno fatto con la guerra in Ucraina. Se in alternativa si espandesse fino a comprendere i principali produttori di petrolio, in particolare l’Iran - che è dove il rischio è più elevato - ciò sarebbe un grosso problema”, ha sottolineato Shane Oliver, responsabile della strategia di investimento e capo economista dell’AMP di Sydney.

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