Mercati oggi in focus dopo l’attacco iraniano con missili su basi USA. L’Asia chiude in rosso
I mercati oggi sono sotto osservazione di analisti e investitori dopo gli ultimi drammatici aggiornamenti provenienti dallo scontro Iran-USA.
Le Borsa asiatiche hanno chiuso la sessione in rosso, trainate al ribasso dall’ipotesi guerra che, stando alle novità della notte, si sta concretizzando.
Il lancio di una dozzina di missili iraniani contro basi statunitensi in Iraq, infatti, ha aperto uno scenario allarmante e più realistico di un imminente conflitto.
Gli indici azionari delle principali Borse mondiali stanno subendo reazioni altalenanti in questi giorni concitati a livello internazionale. Dopo un sentiment di maggiore ottimismo che ha dominato ieri, con analisti più cauti nel valutare lo scoppio di una vera guerra, i missili iraniani di stanotte hanno riportato l’allarme ai massimi livelli.
Di conseguenza, i mercati oggi stanno di nuovo perdendo guadagni. Solo oro e petrolio hanno imboccato la via del rialzo.
Mercati oggi: dopo i missili iraniani, l’Asia guida il ribasso
Gli effetti dell’operazione iraniana contro le basi USA in Iraq stanno avendo impatti anche sui mercati azionari. Le principali Borse asiatiche, infatti, hanno chiuso in rosso dopo la notizia dei missili lanciati da Teheran.
Il Nikkei ha perso l’1,57%. Per quanto riguarda la Cina, gli indici hanno tutti chiuso al ribasso: Shanghai Composite -1,22; China A50 -0,95; DJ Shanghai -1,30; Hang Seng -0,86.
In attesa delle reazioni degli Stati Uniti all’attacco iraniano, le Borse mondiali restano in focus. Sotto la lente, infatti, ci sono anche i mercati europei e statunitensi. L’andamento al potrebbe interessare anche Europa e USA, alimentato da venti di guerra in potenziale peggioramento nelle prossime ore.
La novità di oggi sul fronte del Medio Oriente ha messo in allarme gli analisti non solo per le Borse asiatiche. Secondo alcune prime valutazioni, infatti, l’escalation incontrollata dei rapporti tra Stati Uniti e Iran potrebbe minare alcune importanti certezze. Quali, per esempio, la firma della tregua commerciale tra Washington e Pechino è prevista per il 15 gennaio.
In caso di peggioramento della situazione in Iraq, con gli Stati Uniti coinvolti in una vera e propria guerra, si potrebbe decidere per uno slittamento della tanto attesa firma della Fase 1. Sarebbe, questo, un ulteriore segnale negativo per i mercati, che perderebbero fiducia e, quindi, guadagni.
Inoltre, le ritorsioni a breve termine potrebbero coinvolgere anche il passaggio del petrolio nello Stretto di Hormuz. Qui sarebbero stati installati infatti, missili terra aria anti-nave dall’Iran a scopo difensivo. La chiusura di questa via strategica per l’oro nero - destinato soprattutto in Cina - avrebbe conseguenze sul comparto energetico e sulle economie dipendenti dalle esportazioni del greggio.
Il focus sui mercati oggi, quindi, rivela un clima di nuovo oscillante e di pessimismo.
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