Mercati oggi: le perdite non si fermano mentre il VIX, l’indice della paura, balza a doppia cifra percentuale. Che succede?
I mercati oggi sono tornati a scambiare all’insegna della debolezza, mentre il VIX, il cosiddetto indice della paura, è letteralmente decollato.
Diversi gli elementi che hanno pesato in particolar modo sull’azionario globale, già ieri messo alla prova dai deludenti dati sul settore manifatturiero americano.
I timori di recessione, la nuova guerra commerciale USA-UE che avrà conseguenze anche sull’Italia, gli scarsi progressi tra Pechino e Washington e, secondo alcuni, anche il rischio di impeachment di Trump, hanno preso parte a un mix letale che ha messo a tappeto i mercati anche oggi.
L’indice della paura ha riassunto al meglio il sentiment attuale. Nelle ultime ore il VIX è avanzato di un ulteriore 10%, mentre dall’inizio del mese l’incremento percentuale è stato di oltre 20 punti.
Mercati oggi: l’Asia segue Wall Street
Mentre le borse cinesi sono rimaste ancora una volta chiuse per festività, il resto dell’Asia ha messo a segno performance da dimenticare. Il tutto sulla scia di quanto accaduto ieri pomeriggio a Wall Street.
I principali indici della Borsa USA hanno archiviato la seduta in forte ribasso. Il “migliore” è stato Nasdaq, le cui perdite si sono arrestate all’1,56%. L’S&P invece ha bruciato l’1,79%, mentre il Dow Jones ha lasciato sul campo un più evidente 1,86%.
Tornando ai mercati asiatici oggi, il Nikkei ha bruciato più del 2% nella penultima seduta della settimana. L’Australia e la Nuova Zelanda hanno perso rispettivamente il 2,21% e l’1,39%.
Occhi sulle Borse europee
L’andamento delle Borse europee ieri è stato praticamente disastroso. Tutti i principali indici hanno archiviato la seduta con rossi superiori ai 2-3 punti percentuali.
- DAX: -2,76%
- FTSE 100: -3,23%
- CAC 40: -3,12%
- Euro Stoxx 50: -2,98%
- IBEX 35: -2,77%
- FTSE MIB: -2,87%
I mercati europei oggi hanno cercato di recuperare e dopo un avvio incerto hanno ritrovato la via del rialzo. Le progressioni, però, non sono state degne di nota.
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