Mercati in balia della guerra commerciale: che succede?

C. G.

4 Novembre 2019 - 07:36

Guerra commerciale: i mercati oggi sono tornati ad avanzare vistosamente, ma perché? Le ultime notizie hanno fatto ben sperare

Mercati in balia della guerra commerciale: che succede?

I mercati oggi sono tornati a scambiare all’insegna dell’ottimismo grazie alle ultime notizie sulla guerra commerciale tra le due grandi potenze mondiali.

La prima seduta della settimana è risultata positiva per gli indici cinesi, che nel caso di Hong Kong sono arrivati a guadagnare più del singolo punto percentuale.

La domanda però sorge spontanea. Cosa ha spinto i mercati oggi a imboccare nuovamente la via del rialzo nonostante le notizie della scorsa settimana abbiano parlato di una guerra commerciale ancora lontana dal terminare?

Guerra commerciale e mercati oggi: cosa succede?

L’ultima ventata di ottimismo che ha permesso ai mercati oggi di tornare a scambiare in rialzo è stata determinata dalle dichiarazioni di Wilbur Ross, il Segretario al Commercio statunitense.

A sua detta, nell’arco di breve tempo alle compagnie USA verranno finalmente garantite le licenze necessarie per tornare a fare affari con Huawei.

Qualche tempo fa il colosso delle telecomunicazioni è infatti stato inserito (assieme a numerose altre aziende cinesi) in una blacklist stilata da Washington, che ha accusato le società in questione di minacciare la sicurezza nazionale.

Il dossier Huawei allora non ha fatto che aggravare la guerra commerciale tra le due potenze.

Le dichiarazioni di Ross, comunque, non si sono limitate alla questione delle licenze. Il funzionario ha provato altresì a fornire ulteriori dettagli in merito all’ipotetico accordo tra gli USA e la Cina, il quale potrebbe essere firmato in diverse location tra cui Iowa, Alaska, Hawaii o magari in Cina.

Tanto è bastato ai mercati oggi per tornare a scambiare con rialzi decisi. L’Hang Seng ha guadagnato più dell’1%, mentre il resto degli indici cinesi ha messo a segno progressioni comunque superiori al mezzo punto percentuale. Il tutto dopo i nuovi record storici registrati da Wall Street nella seduta di venerdì, sostenuta anche dai buoni dati sul mercato del lavoro americano.

Eppure, non tutti hanno condiviso l’ultima ondata di ottimismo sulla guerra commerciale. Per Rodrigo Catril, senior foreign exchange strategist della National Australia Bank, nonostante le due potenze abbiano accettato di firmare l’ormai nota Fase 1, il raggiungimento di un accordo definitivo verrà ostacolato dall’impossibilità di trovare una quadra sulle questioni più ostiche.

Gli USA cancelleranno le tariffe in dirittura d’arrivo a dicembre esattamente come richiesto dalla Cina? Al momento, lo stato dei negoziati non pare permettere la formulazione di ipotesi azzardate.

I mercati oggi hanno deciso di ignorare le voci più pessimiste, e di godersi questo ritrovato clima di positività. Anche nelle prossime giornate, infatti, le sorprese relative alla guerra commerciale non mancheranno di influenzare gli indici mondiali.

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