Economia di Eurolandia, stop alle politiche di normalizzazione da parte delle banche centrali, emendamento Cooper e riapertura dei mercati cinesi. Questi i quattro temi caldi della settimana che inizia il prossimo 11 febbraio.
Zona Euro sotto i riflettori
Le indicazioni negative arrivate nelle ultime settimane lasciano presagire che le ripercussioni del rallentamento del comparto automobilistico tedesco potrebbero essere maggiori di quanto preventivato.
Le revisioni al ribasso delle stime di crescita da parte della Commissione europea hanno certificato che il deterioramento del contesto macro in Cina e la guerra commerciale hanno avuto, e avranno, un deciso impatto sul Vecchio continente.
Giovedì alle 8 è in calendario l’aggiornamento sul Pil tedesco del quarto trimestre mentre tre ore più tardi sarà la volta del dato complessivo relativo Eurolandia.
GERMANIA: UE PUNISCE ANCHE BERLINO, GIÙ LE STIME 2019
BANCHE CENTRALI DI NUOVO COLOMBE
Dai recenti meeting delle maggiori banche centrali, la Bank of England è stata l’ultima in ordine di tempo, è riaffiorata un’impostazione dovish, da “colomba”.
Questo perché rispetto al primo semestre 2018 il contesto è decisamente cambiato e chi stimava di tornare ad alzare i tassi tra circa sei mesi (BCE) o chi aveva già iniziato il processo di normalizzazione e intendeva proseguirlo (Fed e BoE) è dovuto tornare prudentemente sui suoi passi.
REGNO UNITO: BOE CONFERMA TASSI E TAGLIA STIME PIL. CARNEY: RISCHIO RECESSIONE
Emendamento Cooper, è la volta buona?
E restando in tema di Regno Unito, mercoledì la premier Theresa May aggiornerà il parlamento sui progressi in tema di Brexit. È probabile che torni alla ribalta il c.d. “emendamento Cooper”, dal nome della relatrice laburista che lo ha presentato.
Se approvato, l’emendamento implicherebbe il voto su un provvedimento che, se dovesse passare, obbligherebbe il governo a chiedere all’Unione Europea di rimandare Brexit di alcuni mesi nell’eventualità di un no-deal.
DONALD TUSK: C’È UN POSTO ALL’INFERNO PER CHI HA VOLUTO LA BREXIT
Riaprono i mercati cinesi
Passato il capodanno, riaprono i mercati cinesi. La deadline per trovare un accordo con l’amministrazione Trump, fissata al 1° marzo, si avvicina, e le speranze di un accordo si assottigliano. Le ultime dichiarazioni di Trump, che ha detto di non voler incontrare il presidente cinese Xi prima della fine della tregua, non fanno ben sperare.
Giovedì è in calendario il dato sulla bilancia commerciale del dragone e gli analisti si attendono un contemporaneo calo di esportazioni e importazioni (queste ultime dovrebbero essere particolarmente penalizzate dal rallentamento della domanda interna).
GUERRA COMMERCIALE SI RIACCENDE: NUOVO BAN IN ARRIVO DAGLI USA?
© RIPRODUZIONE RISERVATA