Mercati, si chiude il primo trimestre. I 4 temi chiave

Violetta Silvestri

31/03/2023

I mercati chiudono il primo trimestre dell’anno, lasciandosi alle spalle le turbolenze bancarie e finanziarie. Cosa osservano investitori e analisti? Ci sono almeno 4 temi chiave da osservare.

Mercati, si chiude il primo trimestre. I 4 temi chiave

I mercati si avviano verso la chiusura del primo trimestre 2023 con la seduta odierna, archiviando tre mesi che hanno visto turbolenze e crollo inaspettati.

Gli indici asiatici avanzano e con essi anche i futures azionari statunitensi ed europei, così come un indicatore delle azioni globali, destinate a un secondo guadagno trimestrale consecutivo, sottolineando l’ottimismo degli investitori di fronte alle scosse bancarie e ai tassi di interesse elevati.

Economia e finanza globali restano comunque in fermento, pressate da mutamenti repentini e incertezze che pesano ancora sul sentiment degli investitori. Inflazione, banche centrali, rinnovati timori di recessione, regolamentazioni di banche, rotte e alleanze commerciali: diversi sono i settori sotto stretta osservazione.

Nel concludere il trimestre, i mercati oggi guardano ad almeno 4 eventi considerati cruciali.

1. La Cina cresce, ma non convince

L’attività manifatturiera cinese è cresciuta a un ritmo più lento a marzo, secondo i dati ufficiali mostrati venerdì, sollevando dubbi sulla forza di una ripresa industriale post-Covid a fronte di una domanda globale più debole e di una flessione del mercato immobiliare.

Il settore dei servizi è stato più forte, con l’attività che si è espansa al ritmo più veloce in quasi 12 anni dopo la fine della politica cinese zero-Covid a dicembre, che ha dato impulso a trasporti, alloggi e costruzioni.

L’attività economica della Cina è ripresa nei primi due mesi del 2023. Gli economisti di Nomura hanno affermato che i dati forti suggeriscono che l’economia cinese ha raggiunto un “punto debole” dopo la fine delle misure di inasprimento immobiliare e la politica severa sui controlli dei contagi.

“Tuttavia, tra le tensioni geopolitiche in rapido peggioramento e le preoccupazioni finanziarie al di fuori della Cina, questo potrebbe non durare a lungo”, hanno aggiunto in una nota. Le esportazioni rimangono deboli e le vendite di nuove case continuano a diminuire.

Le aziende devono affrontare sfide tra cui domanda meno sostenuta, scarsa disponibilità di capitale e costi operativi elevati, e le basi per una ripresa economica devono essere ulteriormente consolidate, secondo gli esperti.

2. Banche Usa ancora nel mirino

L’amministrazione del presidente Joe Biden sta facendo pressioni sulle autorità di regolamentazione per inasprire le regole per le banche di medie dimensioni.

Questo è il suo passo più forte in risposta alla crisi bancaria che ha portato al fallimento di una coppia di istituti di credito regionali.

La Casa Bianca ha chiesto alle agenzie bancarie federali, in collaborazione con il Dipartimento del Tesoro, di attuare una serie di modifiche ai sistemi di regole e controlli in vigore attualmente. Nessuna delle misure richiede l’approvazione del Congresso, ha affermato la Casa Bianca in una nota, anche se non è chiaro se le autorità di regolamentazione le adotteranno.

Il pacchetto è stato suggerito dall’ex vicepresidente della Federal Reserve Lael Brainard, che ha a lungo avvertito di ritenere che la legislazione sulla deregolamentazione approvata nel 2018 sia stata dannosa.

3. Commercio Regno Unito nel post-Brexit

Il Regno Unito entrerà a far parte di un blocco di libero scambio indo-pacifico di 11 nazioni, diventando il primo nuovo membro dalla sua creazione, nel tentativo di rafforzare i legami economici con i nuovi partner dopo il divorzio dall’Unione Europea.

Il governo del primo ministro Rishi Sunak vede l’adesione all’accordo per il partenariato transpacifico, che include Australia, Giappone e Canada, come una spinta per la crescita economica e le relazioni geopolitiche. Il Regno Unito prevede una crescita di 1,8 miliardi di sterline (2,23 miliardi di dollari) ogni anno a lungo termine, una cifra che potrebbe aumentare se altri paesi aderissero al blocco.

Il Regno Unito ritiene inoltre che l’adesione gli conferirà un ruolo nella definizione delle regole commerciali regionali nei prossimi decenni. Ciò potrebbe significare anche l’impedimento all’adesione della Cina al blocco nel tentativo di garantire standard commerciali elevati.

4. Inflazione rallenta o no?

Durante la giornata saranno svelati i dati sull’IPC preliminare dell’Eurozona e un altro indicatore chiave sui prezzi degli Usa.

I risultati saranno osservati speciali dalle banche centrali, già pressate in vista dell’incontro di maggio.

Diversi strateghi hanno affermato che i mercati hanno torto ad aspettarsi tagli da parte della Fed quest’anno, poiché il mercato del lavoro rimane solido, sebbene le richieste di disoccupazione negli Stati Uniti siano aumentate per la prima volta in tre settimane. L’inflazione elevata, misurata dal cosiddetto PCE Core Deflator oggi, dovrebbe persistere.

In Eurozona, i dati più incoraggianti su un rallentamento dei prezzi energetici in Spagna e in Germania non hanno convinto del tutto la Bce ad allentare il passo sui tassi di interesse.

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.