I mercati oggi guadagnano e beneficiano di un sentiment positivo su una fine ormai prossima del ciclo di rialzi dei tassi più aggressivo della storia. Cosa succede oggi ad azioni e obbligazioni?
I mercati si avviano a chiudere la settimana con importanti guadagni.
Le azioni stanno registrando il maggiore rialzo settimanale dell’anno, mentre le obbligazioni hanno mostrato un rally e il dollaro si è indebolito, mentre gli investitori hanno apprezzato la pausa nei rialzi dei tassi di interesse statunitensi.
I benchmark azionari di Hong Kong sono balzati di oltre il 2%, mentre le azioni di Australia e Corea del Sud sono salite di circa l’1%. Il benchmark asiatico dell’MSCI era sulla buona strada per registrare la migliore settimana degli ultimi due mesi. I mercati in Giappone sono chiusi per ferie.
Nota stonata dagli Usa, con i futures sulle azioni statunitensi crollati a seguito dei risultati deludenti di Apple. Il produttore di iPhone ha riportato un calo dei ricavi nel quarto trimestre, alle prese con un mercato Mac lento e una domanda traballante in Cina.
In generale, però, le azioni mondiali sono aumentate finora del 4,3% durante la settimana, il maggiore guadagno settimanale da novembre 2022.
La tregua sui tassi spinge le azioni oggi: mercati euforici
Salgono le azioni e scendono i rendimenti obbligazionari oggi. Gli indici azionari e le valute asiatiche hanno guadagnato terreno insieme alla debolezza del dollaro, poiché i trader hanno abbracciato asset più rischiosi con la prospettiva che il ciclo di inasprimento della Federal Reserve sia prossimo alla fine.
Inoltre, mercoledì scorso il dipartimento del Tesoro americano ha dichiarato che avrebbe venduto all’asta titoli di debito a più lunga scadenza meno del previsto e un sondaggio sul settore manifatturiero più debole del previsto ha contribuito a rafforzare le scommesse secondo cui non sarebbero necessari ulteriori aumenti del costo del denaro.
Giovedì anche la Banca d’Inghilterra ha lasciato invariati i tassi di interesse e ha sottolineato che non prevede di tagliarli a breve.
La Banca del Giappone, invece, continuerà a smantellare la sua politica monetaria ultra-espansiva il prossimo anno, hanno detto a Reuters sei fonti vicine al pensiero della BOJ, anche se i lenti progressi sono stati un magro conforto per uno yen appesantito dai bassi tassi di interesse del Giappone.
Sul fronte azionario, in Asia la seduta si sta archiviando con gli indici cinesi in forte slancio. Shenzhen e Shanghai sono in aumento rispettivamente di 1,24% e 0,71%. L’Hang Seng di Hong Kong ha chiuso a +2,31%. In Cina, secondo l’indagine sui servizi Caixin, il settore dei servizi è cresciuto a un ritmo leggermente più rapido in ottobre. L’indice dei responsabili degli acquisti si è attestato a 50,4, appena sopra il livello di 50,2 di settembre.
I rendimenti dei titoli del Tesoro a lunga scadenza sono scesi. Il benchmark a 10 anni è scivolato di quasi otto punti base. UBS prevede che il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni scenderà al 3,5% entro giugno del prossimo anno, mentre la Fed sposterà la sua attenzione dagli aumenti dei tassi ai tagli dei tassi.
Altri hanno una visione più cauta. L’hedge fund K2 Asset Management prevede che i rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni di riferimento saliranno al 5% — dal 4,66% — mentre Franklin Templeton afferma che potrebbero raggiungere un picco al 5,25% — un livello visto l’ultima volta nel 2007. Barclays Plc co-responsabile della divisione globale mercati Stephen Dainton ha affermato che è “molto improbabile” che la Fed metta fine alla politica restrittiva.
In altri ambiti, si prevede un petrolio più debole, poiché la guerra tra Israele e Hamas rimane brutale, ma contenuta mentre si addensano nubi sull’orizzonte della domanda. L’oro si è diretto verso il suo primo calo settimanale su quattro. Il Bitcoin è osservato speciale, dopo che Sam Bankman-Fried è stato condannato per una massiccia frode che ha portato al collasso del suo scambio FTX.
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