Il valore dei big tech americani supera per la prima volta nella storia l’intero mercato azionario europeo. I risultati record di Amazon, Apple, Microsoft, Facebook e Google.
Per la prima volta nella storia la capitalizzazione complessiva delle compagnie big tech americane ha superato quella dell’intero mercato azionario europeo. Questo è quanto emerge da un documento realizzato da Bank of America.
Apple, Microsoft, Amazon, Google e Facebook hanno toccato insieme la cifra record di 9.100 miliardi, mentre l’equity del Vecchio Continente, includendo anche Svizzera e Regno Unito, si è fermato a 8.900 miliardi.
Un risultato significativo se si pensa che nel 2007 l’azionario europeo valeva quattro volte il settore tecnologico americano, e che dimostra l’importanza economico-finanziaria assunta negli ultimi anni dai giganti della Silicon Valley.
Le azioni di Apple, Google & co. nel 2020
Nel 2020 i titoli legati a tali aziende sono andati oltre i risultati di qualsiasi altra società. Infatti, mentre l’indice americano S&P 500 ha avuto un incremento medio del 7% nell’ultimo anno, queste hanno visto un aumento molto più consistente.
Alphabet, la holding a cui fa riferimento Google, ha avuto una crescita del 19%, Facebook e Microsoft entrambe circa il 40%, Apple si è attestata a più 66%, mentre Amazon stacca tutti e guadagna la prima posizione con il 79% di aumento del proprio valore finanziario.
Un bene rifugio per il coronavirus
Apple e Amazon sono le due società ad aver visto crescere maggiormente le valutazioni delle proprie azioni andando a toccare percentuali, rispettivamente, del 1.200 e del 2.700 %.
Inoltre, la società di Cupertino da sola copre il 7,1% dell’intero S&P 500, Microsoft si aggiudica il secondo posto con circa il 6%, mentre Jeff Bezos occupa l’ultimo posto del podio intorno al 5% dell’intero indice, mentre Google rappresenta il 3,4% e, infine, Facebook il 2,5%.
Secondo gli analisti a determinare questi risultati è stato un sentimento diffuso negli investitori nel considerare i colossi big tech e i loro titolo azionari come dei beni rifugio in grado di fronteggiare al meglio l’incertezza legata alla pandemia da Covid-19, grazie sopratutto alla natura dei propri affari che si svolgono prevalentemente online.
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