Altro che fanalino d’Europa: la Grecia si sta rimettendo in piedi, parola del suo mercato azionario (e non solo)
La Grecia di nuovo protagonista dei mercati finanziari globali.
Il suo azionario, solo per fare un esempio, ha messo a segno guadagni strabilianti nel corso del 2019, ed è arrivato a sovraperformare non solo le Borse europee ma anche Wall Street.
Secondo i più ottimisti, che hanno analizzato i più recenti dati (anche quelli sull’obbligazionario e sui consumatori) questo trend potrebbe continuare anche nel 2020. L’economia della Grecia però dovrà proseguire su questi ritmi.
Sorpresa Grecia: azionario da record nel 2019
L’anno che si sta per concludere è risultato particolarmente proficuo per l’azionario del Paese, a lungo considerato il fanalino di coda dell’intera Europa, ripetutamente sull’orlo del collasso durante gli anni della crisi finanziaria.
L’Athens General Composite è balzato dai circa 600 punti di novembre 2018 a quota 894 circa. Il tutto per un guadagno complessivo di quasi cinquanta punti percentuali (48% più o meno).
Le performance della Grecia sono state di gran lunga superiori rispetto a quelle delle restanti Borse europee. Piazza Affari, solo per fare un esempio, ha guadagnato il 22% circa, mentre il resto dei listini ha viaggiato nel modo seguente (dati arrotondati):
- Francoforte: 17%
- Parigi: 19%
- Londra: +5%
- Amsterdam: +15%
- Madrid: +3%
L’Eurostoxx, invece, ha guadagnato 17 punti percentuali nell’arco dell’ultimo anno. La Grecia comunque ha fatto meglio anche di Wall Street. L’S&P, il Nasdaq e il Dow Jones hanno guadagnato rispettivamente il 17%, il 25% e il 13%.
Cosa accadrà nel 2020
L’azionario di Atene ha messo a segno le migliori performance degli ultimi vent’anni e le cose potrebbero continuare così anche nel 2020. Tutto, ovviamente, se l’economia migliorerà ancora.
Lo slancio per la Grecia è accelerato dopo le elezioni estive, secondo quanto analizzato da George Lagarias, capo economista di Mazars Financial Planning. Il nuovo governo si è mostrato pronto ad attuare un pacchetto di riduzioni fiscali e di politiche a favore delle imprese, cosa che ha permesso di ridurre lo sconto con cui sono stati a lungo negoziati i risky asset ellenici.
La chiave di tutto potrebbe essere l’obbligazionario. Gli attuali rendimenti (si pensi soltanto al sorpasso tra Grecia e Italia) stanno confermando che il Paese non è più considerato la bomba a orologeria d’Europa.
Certo, bisognerà lavorare ancora per raggiungere una sostenibilità di lungo termine, ma se questa tendenza continuerà potremmo anche vedere l’azionario ellenico macinare ulteriori guadagni il prossimo anno.
A tutto ciò si aggiungano poi anche i dati sulla fiducia dei consumatori, tornata sui massimi di 19 anni, e quelli sul settore del credito.
L’indice FTSE/Athex Banks Index è raddoppiato nell’anno corrente, con istituti arrivati a registrare guadagni del 300%. Certamente, su un grafico a lungo termine, l’impennata delle banche greche è praticamente invisibile, ma l’apprezzamento lascia ben sperare.
Alla luce di tutto questo resterà da vedere se la Grecia riuscirà ad attirare sempre più investitori dopo anni di esclusione.
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