Mercato del lavoro Usa da record, Wall Street in rally

Luca Fiore

05/06/2020

Numeri da record, e questa volta in positivo, quelli messi a segno nel mese di maggio dal mercato del lavoro Usa. Wall Street sta approfittando della situazione.

Mercato del lavoro Usa da record, Wall Street in rally

Quando tutti si aspettavano un nuovo tracollo del mercato del lavoro Usa, la prima economia ha deciso di stupire.

Anche se un «miglioramento» era atteso, dopo il calo di oltre 20 milioni di buste paga registrato a marzo ci si attendeva una contrazione di 7,5 milioni, le indicazioni comunicate dal Ministero del Lavoro Usa hanno stupito tutti.

Stessa cosa dicasi per il tasso di disoccupazione Usa che, stimato in aumento di oltre 4 punti percentuali, ha segnato una contrazione.

Lavoro Usa: i dati di maggio 2020

Come rilevato qui (USA: Non-Farm Payrolls di maggio meglio delle stime), nel mese di maggio il saldo delle buste paga nei settori non agricoli, le c.d. non-farm payrolls, ha segnato un incremento di 2,5 milioni di unità.

Si è quindi passati con nonchalance da un consenso per il secondo dato peggiore di sempre, all’incremento maggiore mai realizzato. È inoltre da rilevare che il dato sarebbe stato tanto maggiore, oltre 3 milioni di nuovi posti di lavoro, se non ci fosse stata una vera e propria voragine di posti nel settore pubblico (-585 mila).

Ma, come detto, a stupire è stato anche il tasso di disoccupazione Usa, sceso il mese scorso dal 14,7 al 13,3 per cento (Stati Uniti: tasso di disoccupazione in calo a maggio).

In un momento particolarmente delicato per quanto riguarda le tensioni razziali, il Dipartimento del Lavoro Usa ha comunicato che il tasso di disoccupazione tra gli afro-americani si è mosso in controtendenza facendo segnare un rialzo dal 16,7 al 16,8 per cento.

Mercato Lavoro Usa: ragioni del miglioramento

“Sembrerebbe che il lockdown nazionale non fosse così severo, o comunque non ha prodotto conseguenze durature, come temevamo un mese fa”, ha detto Scott Clemons, chief investment strategist di Brown Brothers Harriman.

Quali sono le cause che hanno portato al miglioramento evidenziato dalle non-farm payrolls e dal tasso di disoccupazione a maggio 2020? In primo luogo troviamo la ripartenza dell’economia Usa che, dopo aver mandato a casa oltre 20 milioni di persone nel mese di aprile si è confermata resiliente tornando, nel giro di poco tempo, a riassumere.

In particolare, i più veloci sono stati quei settori maggiormente colpiti negli ultimi mesi come il tempo libero e l’ospitalità, le costruzioni, l’educazione e l’healthcare e, ovviamente, il commercio al dettaglio.

Si tratta di un trend ben testimoniato dai numeri relativi il salario medio che, sceso a maggio di un punto percentuale su base mensile (+4,7% a marzo), segnala il ritorno della massa di lavoratori a basso stipendio e basse tutele che, specialmente nel comparto accoglienza e servizi alla persona, erano stati allontanati nella fase precedente.

Tra le ragioni che hanno favorito il miglioramento del mercato del lavoro Usa troviamo anche gli effetti dell’enorme mole di stimoli, quasi 3 mila miliardi di dollari, varati dalla Casa Bianca e dal Congresso.

Wall Street: andamento oggi

Quelle arrivate oggi, ha commentato James Knightley, economista di ING, sono indicazioni che “suggeriscono che l’economia statunitense potrebbe registrare un rimbalzo vigoroso e noi potremmo aver bisogno di rivedere al rialzo le nostre stime”.

Già su di giri, S&P500 e Nasdaq nell’ultimo mese hanno entrambi guadagnato circa 9 punti percentuali e quest’ultimo scambia non lontano dai massimi storici, i mercati hanno colto la palla al balzo per mettere a segno nuovi incrementi.

A circa 45 minuti dall’avvio delle contrattazioni, lo S&P500 sale del 2,27% mentre il Nasdaq segna un +1,78%. Il rendimento dei decennali statunitensi avanza allo 0,95% mentre l’incrocio tra euro e biglietto verde registra un rosso dello 0,3% a 1,13.

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