Per il direttore generale del MES Klaus Regling, per l’Italia sarebbe inutile affidarsi ai coronabond perché i soldi arriverebbero troppo tardi
Non i coronabond, ma il MES è la soluzione per l’Italia, perché per i coronabond “ci vorrebbe troppo tempo”. È la tesi del direttore generale del Fondo salva-Stati, Klaus Regling, che in un’intervista al Corriere rassicura il Paese: “Non sarà un’altra Grecia”.
MES, unica condizione è spesa
“C’è un nuovo approccio che stiamo prendendo con il MES”. Così esordisce Klaus Regling, 69enne tedesco direttore del Meccanismo Europeo di Stabilità, nella sua intervista al Corriere.
La differenza rispetto al passato, afferma Regling, è che adesso il MES è disponibile per tutti i Paesi con “termini standardizzati concordati in precedenza”, ovvero una condizionalità che vale per tutti.
“Siamo in un mondo diverso, stiamo cercando di gestire uno choc comune. Ogni Paese è di fronte allo stesso choc e proprio per questo l’Eurogruppo ha reso chiaro che ci sarebbero termini standard per il prestito, non da negoziare Paese per Paese”. Qualcosa di diverso, dunque, rispetto a quanto avvenuto una decina di anni fa, quando “le istituzioni europee dovettero negoziare una condizionalità dettagliata”.
La sola condizione, così ha stabilito l’Eurogruppo, è quella di “coprire i costi diretti e indiretti di sanità, cura, prevenzione”. Questi comprenderebbero, in primo luogo, “dottori e infermieri in più, nuovi ospedali, materiale medicale” per quanto riguarda i costi diretti. “Ciò che conta è che i Paesi che chiedono questa linea di credito possano essere rimborsati per somme pari al 2% del loro prodotto lordo (Pil) per questi costi diretti e indiretti”, spiega Regling.
Al timore che il Meccanismo di Stabilità sia costituito in realtà da due stadi, il secondo dei quali esige riduzioni del deficit, il direttore del Fondo salva-Stati risponde che c’è stato “un malinteso”. “La condizionalità concordata all’inizio non cambierà durante il periodo nel quale la linea di credito è disponibile”. L’unico requisito, ribadisce Regling, è il modo in cui si spende il denaro.
MES, Regling: “Italia non sarà Grecia”
“Se l’Italia accetta il MES, sarà un prestito senza condizioni, non sarà un’altra Grecia”, rassicura il tedesco, ammettendo che quelli del passato sono stati “errori di politica economica”.
Regling pensa che l’Italia dovrebbe affidarsi al Fondo salva-Stati anche perché è convinto che con i coronabond il denaro non arriverebbe prima del prossimo anno. Non esclude, comunque, che possano essere parte della soluzione, ma non l’unica. “Dobbiamo discutere con la mente aperte di nuovi strumenti, ma anche usare le istituzioni esistenti, perché è sempre più facile”.
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Meloni: MES light è favola
«MES light? Solo per un anno, poi arrivano condizioni rigide (e forse la Troika). Lo si capisce dalle parole del direttore del MES, Klaus Regling, al Corriere. Ci attirano nella trappola per topi e tra un anno scatta la tagliola. Chi racconta favola»MES light«mente agli italiani». Così su Twitter la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
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