Le migliori destinazioni tropicali per lavorare da remoto

Alessandro Nuzzo

27/07/2022

Il lavoro a distanza ha ottenuto un vero e proprio boom con l’inizio della pandemia. Esistono nazioni paradisiache che hanno avviato agevolazioni per i nomadi digitali. Ecco quali sono.

Le migliori destinazioni tropicali per lavorare da remoto

La pandemia da Covid-19 ha cambiato anche il modo di lavorare. Tantissime persone costrette all’isolamento hanno conosciuto i benefici del lavoro da remoto. Al tempo stesso tantissime aziende si sono rese conto del risparmio sui costi e dell’aumento di produttività dei propri dipendenti.

Indietro non si torna e lo smart working rappresenta ormai il futuro. Ma il concetto del lavoro a distanza che esce fuori dai canoni di scrivania e ufficio non lo si scopre di certo ora. Anche prima dello scoppio della pandemia c’era una specifica categoria di lavoratori cresciuti di pari passo con il mondo digitale, in grado di lavorare praticamente ovunque.

Sono i nomadi digitali, figure freelance senza ufficio fisso che spesso girano il mondo e che hanno bisogno soltanto di un pc e di una connessione a internet per svolgere le proprie mansioni. Si tratta di una categoria di lavoratori sempre più in crescita e per questo numerose nazioni stanno provvedendo ad adottare programmi ad hoc per agevolarne la permanenza. Ecco 6 destinazioni tropicali che hanno adottato iniziative nei confronti dei nomadi digitali.

Lavorare da remoto in destinazioni tropicali: i pro e i contro

Decidere di intraprendere la strada del lavoro a distanza lavorando in paesi tropicali comporta diversi pro e contro. Gli aspetti positivi sono sicuramente quelli di non avere costrizioni in ufficio, ma di poter essere liberi di svolgere le proprie mansioni ovunque, basta solo una connessione a internet. Tra gli aspetti negativi da non sottovalutare troviamo il fuso orario con il nostro paese che potrebbe creare problemi organizzativi. Detto ciò vediamo quali sono le migliori destinazioni.

Anguilla

L’isola che si trova nei Caraibi orientali a metà tra il Nord e il Sud America è un luogo paradisiaco scelto da milioni di turisti ogni anno. Spiagge soffici, mare cristallino, luogo ideale per rilassarsi, ma non solo. La piccola isola ha infatti avviato nell’agosto 2020 un programma che consente ai nomadi digitali di lavorare sul territorio per un periodo che va dai 3 ai 12 mesi con tutta una serie di agevolazioni. Ma anche famiglie e studenti possono usufruire del programma, i primi lavorando da remoto, i secondi studiando con la didattica a distanza.

Antigua e Barbuda

Altre isole ubicate nel mar dei Caraibi e famose per le spiagge vicino alla barriera corallina. Antigua e Barbuda hanno avviato il programma “Nomad Digital Residence”, con cui permettono alle persone che svolgono un lavoro a distanza di ottenere un visto per soggiorni di lunga durata fino a un massimo di 2 anni. Alle persone saranno garantite le più moderne infrastrutture, compresa una connessione stabile e veloce.

Per ottenere il visto si dovrà rispettare però alcuni requisiti, compresa una dichiarazione che attesti un guadagno del richiedente di almeno 50mila dollari annui nel periodo di permanenza, più la dimostrazione che è in grado di mantenersi durante il soggiorno autonomamente.

Bermuda

L’arcipelago delle Bermuda è situato a Nord dell’Oceano Atlantico ed è costituito da circa 300 isolotti di cui circa 20 abitati. Il governo ha introdotto il programma “Work From Bermuda”, che consente ai nomadi digitali di lavorare per un anno a distanza godendosi le bellezze del mare e delle spiagge paradisiache.

Barbados

Da tempo hanno la nomea di essere le migliori isole dei Caraibi, le Barbados agevolano i nomadi digitali attraverso il programma “Welcome Stamp” con cui offrono una permanenza fino a 6 mesi. Il tempo massimo dipende da quale Stato si proviene.

Ad esempio i cittadini del Commonwealth britannico, della comunità caraibica, Francia, Repubblica d’Irlanda e Stati Uniti, possono restare fino a 6 mesi. I cittadini dell’Unione Europea, esclusi Francia e Repubblica d’Irlanda, fino a un massimo di 3 mesi.

Ma le buone notizie per i nomadi digitali è che sono esenti dal pagare tasse locali sul reddito durante tutto il periodo di permanenza.

Costa Rica

Lavorare a distanza è diventato conveniente anche in Costa Rica. Prima chi sostava nella nazione sudamericana doveva rinnovare il visto turistico almeno ogni 90 giorni. Oggi con il visto “nomade digitale” si può restare per 1 anno, ma l’opzione è rinnovabile. Basta risiedere sull’isola almeno 180 giorni durante il primo anno.

Gli unici requisiti richiesti sono un reddito stabile di almeno 3.000 dollari al mese nell’anno precedente alla richiesta e un’assicurazione sanitaria per l’anno in corso.

Bali, Indonesia

L’isola indonesiana sta sviluppando un programma che mira a incentivare l’ingresso di nomadi digitali che movimenteranno l’economia locale portando di fatto conseguenze positive sull’economia locale. Si tratta di un visto di 5 anni con assenza di tassazione sul reddito. È il visto per nomadi più lungo esistente al mondo che, insieme al basso costo della vita e ai luoghi incantati, fa di Bali uno dei posti migliori dove vivere e lavorare a distanza.

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# Lavoro

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